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Per la prima volta un tribunale di Shenzhen in Cina ha sanzionato una piattaforma online chiamata Shanghai Yingxun Technology Company per aver ripubblicato, senza autorizzazione, un articolo di giornale scritto da un software di intelligenza artificiale chiamato Dreamwriter, sviluppato dal gigante tecnologico Tencent, violandone così i diritti d’autore.

Il tribunale ha riconosciuto come la formulazione, il contenuto e la struttura dell’articolo fossero tali da soddisfare i requisiti legali per poterlo classificare come opera originale e quindi meritevole di protezione in base alla normativa in materia di diritto d’autore.

La rilevanza di questa decisione è data dall’approccio seguito dal tribunale cinese, che sembrerebbe aver superato l’annosa questione relativa alla paternità umana delle opere e concentrando la propria attenzione invece sul concetto di originalità. La decisione potrebbe rappresentare un importante passo avanti per il futuro sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale e la protezione dei contenuti da loro generati, evidenziando un’altra volta la centralità della questione a livello globale.

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