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Il 24 dicembre 2021 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 207 dell’ 8 novembre 2021, con il quale è stata recepita nell’ordinamento italiano la Direttiva (UE) n. 2018/1972 recante il Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche che introduce notevoli modifiche al quadro normativo del settore.

Il d.lgs. 207/2021 ha riordinato il Codice delle Comunicazioni Elettroniche di cui al d.lgs. 259/2003, apportando significative modifiche, con l’obiettivo di:

  • aggiornare e armonizzare la disciplina delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica;
  • promuovere l’uso efficiente, effettivo e coordinato dello spettro radio e lo sviluppo di reti ad altissima capacità;
  • creare un ambiente favorevole agli investimenti e co-investimenti in reti ad altissima capacità;
  • definire le competenze delle autorità di regolazione ed amministrative di settore, ed in particolare dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazione (AGCom), del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e della neoistituita Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale;
  • rendere più agevoli ed efficienti le procedure autorizzatorie;
  • facilitare l’ingresso degli operatori nei mercati delle comunicazione elettroniche e promuovere la concorrenza;
  • favorire l’accesso degli utenti ai servizi di comunicazione elettronica e rafforzare le tutele previste in loro favore.

Tra le novità introdotte dal d.lgs. 207/2021 figurano:

  • nuove definizioni dei servizi di comunicazione elettronica, che tengono conto dell’evoluzione tecnologica e del mercato e che consentono ora di attrarre nel perimetro di applicazione del Codice anche i servizi resi dagli over-the-top (“OTT”);
  • l’inserimento dell’accesso generalizzato alla connettività ad altissima velocità tra gli obiettivi generali della regolamentazione delle comunicazioni elettroniche;
  • la ridefinizione delle procedure e dei contenuti dei titoli autorizzatori in conformità con la Direttiva;
  • la revisione e l’inasprimento delle sanzioni amministrative e l’introduzione di nuove fattispecie sanzionabili, tra cui il danneggiamento dei servizi di comunicazione elettronica od opere e oggetti ad essi inerenti;
  • la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione all’installazione di infrastrutture radio;
  • la semplificazione delle condizioni di accesso alle reti Wi-Fi;
  • previsioni volte a coordinare l’attività dell’AGCom con quella delle Autorità nazionali degli altri Stati Membri e della Commissione europea in materia di analisi di mercato;
  • la revisione del sistema dei rimedi applicabili alle imprese con significativo potere di mercato e l’introduzione della possibilità per le imprese designate come aventi un significativo potere di mercato di presentare impegni – da valutarsi da parte dell’AGCom – per aprire al coinvestimento la realizzazione di una nuova rete ad altissima capacità che consista di elementi in fibra ottica;
  • l’ampliamento della definizione di servizio universale mediante l’inclusione dei servizi di accesso ad Internet;
  • il rafforzamento dei diritti degli utenti finali di servizi di comunicazione elettronica, con particolare riferimento agli obblighi informativi contrattuali in capo agli operatori, alla durata dei contratti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica e al diritto degli utenti di recedere dal contratto in caso di modifiche delle condizioni contrattuali o di proroga automatica dello stesso.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “D.L. Semplificazioni: modifiche al Codice delle comunicazioni elettroniche”.

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