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Il 7 gennaio 2020 è entrata in vigore la Direttiva (EU) 2161/2019 che si pone l’obiettivo di migliorare e modernizzare le norme europee in materia di protezione dei consumatori. La direttiva, che rivede alcuni elementi chiave del precedente impianto normativo posto a tutela dei consumatori, dovrà ora essere implementata dagli Stati membri entro il 28 novembre 2021.

In primo luogo, viene ridefinito il quadro sanzionatorio, aumentando le sanzioni applicabili ai professionisti in caso di violazione delle leggi a tutela dei consumatori che potranno ammontare fino al 4% del fatturato annuo, lasciando agli Stati membri la possibilità di imporre sanzioni più alte in caso di violazioni considerate di particolare gravità. Contestualmente, la direttiva riconosce la possibilità in capo ai consumatori di agire direttamente nei confronti del professionista nel caso in cui abbiano subito un danno a seguito di una condotta qualificabile come pratica commerciale scorretta.

In aggiunta, vengono introdotte nell’ordinamento alcune misure volte a garantire una maggiore trasparenza soprattutto nelle transazioni online, tra le quali, tra le altre, l’obbligo per i professionisti di informare i consumatori nel caso di offerta di prezzi “su misura” a seguito di attività di profilazione e di decisioni automatizzate, l’adozione di misure volte a limitare il fenomeno dei commenti falsi, una proibizione generale alla rivendita dei biglietti acquistati tramite bots, e una maggiore trasparenza per quanto riguardo i parametri impiegati nel determinare l’ordine dei risultati delle ricerche.

Infine, un ulteriore elemento di novità è dato dall’estensione dell’ambito di applicazione della normativa a tutela dei consumatori anche a quei contratti stipulati dal consumatore a titolo gratuito, ossia in cambio dei propri dati personali.

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