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AgCom ha ritenuto ammissibile la separazione della rete di accesso e di conseguenza ha disposto una consultazione pubblica per acquisire le valutazioni del mercato.

Con comunicato stampa dello scorso 22 ottobre 2020, AgCom ha informato che il Consiglio dell’Autorità ha svolto una preliminare discussione sul progetto di separazione legale volontaria della rete fissa di accesso dell’operatore incumbent.

L’iniziativa prevede la creazione – tramite un sistema di coinvestimento fra operatori – di una società separata alla quale l’operatore conferirà le proprie infrastrutture passive della rete di accesso secondaria (dall’armadio di strada alle sedi degli utenti), sia in rame sia in fibra.

Come fa sapere AgCom nel comunicato stampa, l’Autorità ha condotto una preliminare analisi volta a verificare, da un lato, l’affidabilità e la serietà del progetto di separazione e, dall’altro, la sua potenziale idoneità a migliorare le condizioni di concorrenza nel settore.

Ad esito di tali valutazioni, il Consiglio ha ritenuto il progetto suscettibile di essere oggetto di un vaglio più approfondito, nell’ambito dell’analisi coordinata dei mercati di accesso, e ha altresì disposto una consultazione pubblica al fine di acquisire le valutazioni del mercato sul progetto medesimo, garantendo così la più ampia partecipazione degli operatori del settore.

Nel contesto dell’analisi di mercato – come si legge nel comunicato stampa – AgCom valuterà “l’effetto del progetto di separazione sugli obblighi regolamentari esistenti avuto riguardo in particolare alle garanzie di equivalence e parità di trattamento nella fornitura dei servizi di accesso alla rete con l’obiettivo ultimo di porre le condizioni per un effettivo e rapido sviluppo della banda ultra-larga nel nostro Paese”.

Su di un simile argomento, può essere interessante l’articolo “L’AGCM invita le istituzioni a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della banda ultralarga”.

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