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Il Regolamento Platforms to Business (P2B) impatta un numero elevato di intermediari online operanti in ogni settore ed ora le relative Linee Guida AgCom sono oggetto di una consultazione.Il 1° giugno 2022, con delibera n. 156/22/CONS, l’AGCom ha avviato una consultazione pubblica avente ad oggetto le Linee guida per l’adeguata ed efficace applicazione del Regolamento (UE) 2019/1150 Platforms to Business (il Regolamento P2B), che promuove equità e trasparenza per gli utenti commerciali dei servizi di intermediazione online.

Il Regolamento P2B stabilisce norme tese a garantire un contesto commerciale trasparente, equo, prevedibile, sostenibile e sicuro tra fornitori di servizi di intermediazione online e motori di ricerca online, da un lato, e utenti commerciali e titolari di siti web aziendali che usufruiscono dei loro servizi, dall’altro lato.

Con le Linee guida sul Regolamento P2B sottoposte a consultazione pubblica, l’AGCom intende fornire indicazioni circa le modalità di dettaglio per la predisposizione, da parte dei fornitori di servizi di intermediazione online, di termini e condizioni di fornitura dei loro servizi agli utenti commerciali, al fine di assicurare uniformità e coerenza nell’applicazione del Regolamento P2B.

Le Linee guida sono destinate a trovare applicazione a:

  • fornitori di servizi di intermediazione online, persone fisiche o giuridiche che, anche se non stabilite o residenti nel territorio nazionale, forniscono, od offrono di fornire, servizi di intermediazione online, come definiti dal Regolamento P2B, agli utenti commerciali stabiliti o residenti in Italia; e
  • fornitori di motori di ricerca online, persone fisiche o giuridiche che, anche se non stabilite o residenti nel territorio nazionale, forniscono, od offrono di fornire, un motore di ricerca online, come definito dal Regolamento P2B, in lingua italiana o agli utenti stabiliti o residenti in Italia.

Il testo delle Linee guida posto in consultazione pubblica riguarda i seguenti profili:

  • la “reperibilità”, ossia la possibilità per gli utenti (anche solo potenziali) di reperire facilmente i T&C applicati dai fornitori di servizi di intermediazione online;
  • la “comprensibilità”, intesa come la redazione dei T&C in un linguaggio semplice e comprensibile;
  • la “completezza”, che fa riferimento al fatto che i T&C devono consentire agli utenti commerciali di acquisire tutti gli elementi necessari ad assumere scelte informate e consapevoli, nonché ad ottenere un ragionevole grado di prevedibilità sugli aspetti più importanti della relazione contrattuale;
  • le modalità e le tempistiche per le modifiche dei T&C;
  • la limitazione, sospensione e cessazione della fornitura dei servizi di intermediazione online;
  • la proprietà e il controllo dei diritti di proprietà intellettuale degli utenti commerciali;
  • l’informativa riguardante i prodotti e servizi accessori offerti dai fornitori (o da soggetti terzi), inclusi i prodotti finanziari;
  • l’informativa su eventuali canali di distribuzione aggiuntivi e potenziali programmi affiliati, attraverso i quali i fornitori di servizi di intermediazione online possano commercializzare i prodotti e servizi offerti dagli utenti commerciali;
  • eventuali limitazioni, nell’ambito della fornitura di servizi di intermediazione online, della capacità degli utenti commerciali di offrire gli stessi beni e servizi ai consumatori a condizioni diverse (ad esempio, applicando condizioni uguali o migliori o a prezzi inferiori) sul proprio sito web o su altri servizi di intermediazione online;
  • le politiche di accesso ai dati applicate dai fornitori;
  • l’informativa in merito al “posizionamento” dei beni o servizi offerti mediante i servizi di intermediazione online, così come definito dal Regolamento P2B;
  • il sistema interno di gestione dei reclami degli utenti commerciali, che i fornitori di servizi di intermediazione online sono chiamati ad istituire; e
  • i meccanismi di mediazione per il raggiungimento di un accordo tra fornitori e utenti commerciali per la soluzione di eventuali controversie nell’ambito della fornitura dei servizi di intermediazione online.

Negli ultimi mesi, AgCom ha richiesto a diversi intermediari online di chiarire la propria posizione in relazione alla conformità con il Regolamento P2B e queste linee guida potrebbero avere un notevole impatto sulla loro operatività.

Su questo argomento può essere interessante l’articolo: “Nuovi obblighi per i marketplace, gli affiliati e i fornitori di servizi di intermediazione online dal 12 luglio 2020 con il Regolamento Europeo Platform to Business”.

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