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AGCM pubblica il provvedimento sul sistema di bollinatura denominato NutriScore e la sua conformità alle norme a tutela dei consumatori.

É stato recentemente pubblicato il bollettino numero 29/2022 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”), contenente un provvedimento relativo al sistema di bollinatura denominato NutriScore e la sua conformità alle norme a tutela dei consumatori, di particolare interesse per le aziende operanti nell’ambito del Food and Beverage.

Il provvedimento dell’AGCM in questione costituisce l’ultimo atto di un procedimento concernente la condotta di professionisti che hanno apposto, sulla parte frontale della confezione di alcune referenze alimentari, un sistema di bollinatura NutriScore.

Rispetto a ciò, l’AGCM ha ritenuto necessario accertare se la condotta dei professionisti fosse contraria alla diligenza professionale ed idonea a indurre in errore il consumatore medio con riguardo alla natura e al funzionamento dei parametri su cui si basa la valutazione espressa con la bollinatura NutriScore, ai vantaggi derivanti dal consumo dei prodotti su cui lo stesso è presente, nonché ai risultati salutistici connessi a questa tipologia di etichettatura.

Come noto e ribadito nel provvedimento dell’AGCM, il sistema di bollinatura NutriScore  esprime  la  qualità  nutrizionale  dell’alimento  attraverso  due  classificazioni  correlate tra di loro:  una cromatica, divisa in cinque gradazioni dal verde al rosso, e una alfabetica, con lettere che vanno dalla A (qualità più alta) alla E. I prodotti vengono suddivisi quindi in cinque categorie sulla base di un punteggio calcolato tramite un algoritmo che sottrae dal valore totale degli elementi “sfavorevoli” quello degli elementi “favorevoli”. Alla luce dei risultati generati dall’algoritmo, gli alimenti con punteggi molto bassi sono assegnati alla categoria A (verde), mentre quelli con i punteggi più alti sono assegnati alla categoria E (rosso).

Nel corso del procedimento l’AGCM ha raccolto diversi pareri tecnici, i quali hanno evidenziato una carenza di solide basi scientifiche del sistema di bollinatura NutriScore, la preoccupazione che i consumatori possano non comprendere il meccanismo di funzionamento stesso e la necessità che i consumatori ricevano una educazione alimentare completa ed omnicomprensiva.

In particolare, il MISE ha sostenuto che il sistema di bollinatura NutriScore orienti la scelta dei consumatori verso l’assunzione di alimenti ritenuti favorevoli alla salute sulla base di una espressione eccessivamente sintetica, in quanto non si sofferma sul contenuto specifico di energia e nutrienti ma fornisce un giudizio complessivo sul prodotto alimentare.

Nel corso del procedimento, i professionisti coinvolti dall’AGCM hanno presentato delle proposte di impegni volti a rimuovere i possibili profili di scorrettezza della pratica commerciale relativa al sistema di boolinatura NutriScore, contestata nella comunicazione di avvio.

Tali impegni sono costituiti da iniziative aventi carattere informativo – articolatesi tramite differenti strumenti, come locandine, cartellini a scaffale, siti internet, QR Code) – mediante le quali si forniscano informazioni rilevanti per i consumatori sul sistema di bollinatura NutriScore, tra cui il fatto che il sistema sia stato sviluppato sulla base di valutazioni scientifiche non universalmente riconosciute e condivise.

In considerazione della natura della pratica e della condotta dei professionisti, l’AGCM ha ritenuto gli impegni presentati dalle società idonei a far venir meno i possibili profili di scorrettezza della pratica commerciale relativa al sistema di bollinatura NutriScore ed ha chiuso il procedimento senza accertare l’infrazione ma rendendo obbligatori gli impegni proposti dai professionisti.

Su di un simile argomento, può essere di interesse l’articolo “Report ICQRF sulla tutela dei prodotti agroalimentari nel 2021

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