Il 12 dicembre 2022 la Commissione europea ha adottato la Comunicazione C(2022) 9394 che reca i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato per lo sviluppo delle reti a banda larga.
I nuovi Orientamenti, che fanno seguito alla precedente versione pubblicata nel 2013, entreranno in vigore il giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, prevista per gennaio.
Gli Orientamenti aggiornano le regole che la Commissione europea seguirà nella sua valutazione in merito alle misure di aiuto di Stato notificate dagli Stati membri aventi ad oggetto lo sviluppo e la diffusione delle reti a banda larga nel territorio dell’Unione. In particolare, i nuovi Orientamenti si pongono nel solco e contribuiscono al perseguimento degli obiettivi strategici dell’UE enucleati nelle Comunicazioni “Gigabit Society” (COM/2016/587), “Plasmare il futuro digitale dell’Europa” (COM/2020/67), “Bussola per il digitale 2030” (COM/2021/118) e nella proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma strategico per il 2030 “Percorso per il decennio digitale” (COM/2021/574).
Le novità introdotte con la nuova versione degli Orientamenti sono principalmente volte a:
(i) delineare criteri per la valutazione da parte della Commissione degli aiuti di Stato finalizzati alla realizzazione di reti a banda larga che siano in linea con i più recenti sviluppi tecnologici e di mercato. È ad esempio previsto che gli interventi di infrastrutturazione realizzati con il supporto di aiuti di Stato debbano “almeno triplicare la velocità di scaricamento rispetto alla rete esistente”; ciò in linea con l’esigenza di promuovere investimenti in aree geografiche a fallimento di mercato nelle quali non è allo stato garantita (né è probabile che lo sia in futuro) una velocità di connessione pari ad almeno 1 Gbps in download e 150 Mbps in upload;
(ii) aggiornare le regole di valutazione al fine di incentivare lo sviluppo di reti mobili, incluse le reti in tecnologia 5G. I nuovi Orientamenti mirano a consentire agli Stati membri di adottare misure a sostegno dello sviluppo di reti mobili in aree nelle quali sono assenti investimenti da parte di operatori privati;
(iii) fornire indicazioni sui possibili effetti di incentivazione degli aiuti di Stato. Gli Orientamenti precisano ad esempio che un aiuto presenta un effetto di incentivazione “se induce il beneficiario a modificare il proprio comportamento nei confronti dello sviluppo di una determinata attività economica sostenuta dall’aiuto e che il beneficiario non avrebbe svolto negli stessi tempi o avrebbe svolto in misura più limitata ovvero con diverse modalità o altrove se l’aiuto non fosse stato concesso”;
(iv) semplificare alcune regole al fine di facilitare l’applicazione degli Orientamenti e ridurre gli adempimenti per le imprese e per le autorità pubbliche competenti. A tale riguardo, i nuovi Orientamenti prevedono che, al fine di garantire un effettivo accesso alla rete realizzata con i finanziamenti pubblici, essa “deve fornire un insieme appropriato di prodotti di accesso all’ingrosso, tenuto conto delle caratteristiche del mercato”. È inoltre previsto che la “rete finanziata dallo Stato dovrà fornire, non appena disponibili, i prodotti di accesso necessari per sfruttare le caratteristiche più avanzate delle reti mobili, come il 5G e le future generazioni di reti mobili”;
(v) aggiornare i criteri che la Commissione applicherà nella valutazione circa il bilanciamento tra i possibili effetti positivi e negativi dell’aiuto di Stato sulla concorrenza, con la precisazione che, “Affinché l’aiuto di Stato sia compatibile con il mercato interno, gli effetti positivi devono essere superiori a quelli negativi”. Tra i criteri per tale valutazione, la Commissione terrà anche in considerazione l’idoneità degli aiuti a perseguire gli obiettivi di transizione digitale e green.
Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Infratel pubblica la Relazione sullo stato di avanzamento del Piano Nazionale Banda Ultralarga al 31 ottobre 2022”.