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Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha recentemente ribadito l’importanza del rispetto delle normative in materia di videosorveglianza nei luoghi di lavoro, comminando una sanzione di 3.000 euro a un Comune per il trattamento illecito di dati personali.

La vicenda

Il caso è emerso a seguito della segnalazione di una dipendente del Comune di Madignano (CR), la quale lamentava l’installazione di una telecamera nell’atrio della sede comunale. La telecamera era stata posizionata in prossimità dei dispositivi di rilevazione delle presenze dei lavoratori.

L’amministrazione comunale aveva utilizzato le immagini, registrate dalla suddetta telecamera, per contestare alla dipendente alcune violazioni dei doveri d’ufficio, tra cui il mancato rispetto dell’orario di servizio. In risposta alla richiesta di chiarimenti da parte del Garante, il Comune ha giustificato l’installazione della telecamera con motivi di sicurezza, citando alcuni episodi di aggressioni subiti da un assessore e da un’assistente sociale.

La decisione del Garante

Durante l’istruttoria, il Garante ha rilevato che il Comune non aveva rispettato le procedure di garanzia previste dalla normativa di settore per i controlli a distanza, infatti l’istallazione della telecamera era avvenuta in assenza dell’accordo con le organizzazioni sindacali, violando così l’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori. Inoltre, le immagini di videosorveglianza erano state utilizzate per adottare un provvedimento disciplinare nei confronti della dipendente.

Di conseguenza, l’Autorità ha sanzionato l’amministrazione comunale di Madignano, ingiungendole anche di fornire a tutti gli interessati (sia lavoratori che visitatori presso la sede comunale) un’informativa adeguata sui dati personali trattati mediante l’utilizzo della telecamera in questione. Il Comune non aveva infatti reso disponibile alcuna informativa, violando pertanto anche l’art. 13 del GDPR.

Considerazioni

Questo episodio sottolinea la necessità per le amministrazioni pubbliche e le aziende di garantire un uso responsabile delle tecnologie di videosorveglianza, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e minimizzazione dei dati. La videosorveglianza nei luoghi di lavoro, pur potendo essere uno strumento utile per garantire la sicurezza, deve essere utilizzata in modo conforme alle normative vigenti, per evitare sanzioni e tutelare i diritti dei lavoratori. In particolare, è essenziale rispettare lo Statuto dei lavoratori e fornire un’informativa chiara e completa sui trattamenti di dati personali effettuati, assicurando così che i diritti alla privacy dei dipendenti siano sempre garantiti.

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