by

L’avanzamento della tecnologia e dell’esplorazione spaziale sta portando ad una moltitudine di sfide legali e normative, rendendo necessaria la creazione di un solido quadro di riferimento per governare tali attività. Tra gli elementi cruciali di questo quadro, si ritrova il ruolo dell’assicurazione nella mitigazione dei rischi e nella garanzia di uno sviluppo sostenibile dell’industria spaziale.

La proposta di legge italiana: assicurazione e registrazione obbligatoria per gli oggetti spaziali

L’assicurazione obbligatoria per gli operatori privati impegnati in attività spaziali e la registrazione di tutti gli oggetti spaziali sono tra le misure più significative che dovrebbero essere incluse nel disegno di legge sullo spazio, in fase di elaborazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il disegno di legge conterrà la disciplina del sistema autorizzativo per le attività spaziali svolte da operatori privati, prevedendo requisiti di capacità tecnica e professionale, con una valutazione preventiva dei rischi associati. In particolare, è in fase avanzata la definizione delle regole sulla responsabilità per i danni causati nell’ambito di attività spaziali autorizzate, che intervengono anche sui sistemi di garanzia assicurativa per coprire l’ammontare del risarcimento, ed è già stato avviato un confronto con l’associazione delle compagnie assicurative. Tutti gli oggetti spaziali dovranno avere una “targa” identificativa. Le bozze ministeriali contengono anche la possibilità di utilizzare alcune infrastrutture spaziali finanziate con fondi statali ed europei regolando l’accesso privato sulla base del pagamento di un diritto d’uso. Il disegno di legge affronterà anche la regolamentazione dell’installazione di stazioni gateway a terra e delle interferenze con i sistemi telefonici. Nel complesso, il disegno di legge mira a creare un quadro completo per la regolamentazione delle attività spaziali in Italia, promuovendo lo sviluppo del settore e garantendo al contempo la sicurezza e la tutela dell’ambiente.

L’assicurazione è essenziale per sostenere l’espansione delle attività spaziali proteggendo le perdite finanziarie e facilitando la fiducia degli investitori. Le compagnie assicurative specializzate offrono polizze personalizzate per coprire ogni fase delle attività spaziali: dalla progettazione e costruzione dei veicoli spaziali fino alla fase operativa in orbita, mitigando i rischi legati a fallimenti tecnici, collisioni e altri eventi dannosi.

Fondamenti di diritto spaziale e quadro europeo in espansione

La corsa allo spazio durante la guerra fredda ha stimolato lo sviluppo del diritto spaziale, culminando con il Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico. Il Comitato ha giocato un ruolo cruciale nella creazione dei successivi trattati internazionali, incluso il Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, che stabilisce la non-appropriazione dello spazio e la libertà di esplorazione da parte di tutti gli Stati, promuovendo la cooperazione internazionale e vietando attività ostili come la costruzione di basi militari e armi di distruzione di massa.

Oltre ai trattati internazionali come il Trattato sullo spazio extra-atmosferico, le leggi nazionali svolgono un ruolo chiave nel definire il quadro all’interno del quale le attività spaziali devono articolarsi. Tra gli esempi principali si possono citare (i) la legge statunitense sull’assicurazione contro il rischio spaziale (2000), che facilita la disponibilità di assicurazioni per le attività spaziali fornendo una copertura governativa per alcuni tipi di perdite; (ii) il regolamento dell’Unione Europea sull’assicurazione spaziale (2006), che stabilisce norme armonizzate per l’assicurazione spaziale all’interno degli Stati dell’UE. Per quanto riguarda il quadro normativo europeo, il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) autorizza l’UE a promuovere il progresso scientifico e tecnico nel settore spaziale, la competitività industriale e l’attuazione delle politiche. L’articolo 189 del TFUE consente all’UE di sviluppare una politica spaziale europea, sostenendo la ricerca, coordinando gli sforzi di esplorazione spaziale ed istituendo un programma spaziale europeo, nel rispetto delle competenze degli Stati membri. Un ruolo centrale è svolto dall’Agenzia spaziale europea (ESA), con cui l’UE lavora a stretto contatto e che è un’organizzazione indipendente rappresentante gli interessi degli Stati membri nei progetti spaziali. Il 23 maggio, il Consiglio europeo ha presentato un piano completo per consolidare la posizione dell’Europea come potenza spaziale. Il documento, intitolato “Conclusioni sul rafforzamento della competitività attraverso lo spazio”, riconosce la crescente importanza dello spazio per il benessere economico, la sicurezza e l’influenza globale del continente. Sottolinea la necessità di coltivare un settore spaziale europeo forte e competitivo: ciò comporterà l’aumento degli investimenti pubblici e privati, rendendo i dati spaziali più facili da usare e accessibili per le varie industrie e sostenendo le start-up e le imprese innovative. Un settore spaziale europeo forte e più competitivo, con un’attenzione particolare alle imprese private, porterà ad un aumento delle attività spaziali commerciali (ad esempio, il turismo spaziale) e questo spingerà la domanda di assicurazioni spaziali per proteggere le imprese private dai rischi associati ai lanci spaziali, alle operazioni satellitari e ad altre imprese spaziali.

Tendenze future

L’industria spaziale sta attraversando una fase di crescita accelerata grazie agli avanzamenti tecnologici e all’interesse crescente del settore privato. Questo impulso include nuove opportunità commerciali, come il turismo spaziale e l’estrazione mineraria nello spazio, che sollevano nuove sfide assicurative riguardanti la sicurezza dei passeggeri, la gestione dei rischi ambientali e la protezione dei diritti di proprietà. L’assicurazione spaziale continuerà ad evolversi per supportare questa espansione e garantire una gestione responsabile della frontiera cosmica.

Su un tema simile può essere d’interesse l’articolo “Assicurare l’imprevedibile: le polizze per il rischio di IA

(Visited 16 times, 1 visits today)
Close Search Window