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L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (“EUIPO”) ha recentemente reso pubblico il suo report sulle misure legislative adottate dagli Stati membri dell’Unione Europea in relazione alle violazioni della proprietà intellettuale (“IP”).

Il report si intitola “Misure legislative relative alle violazioni della proprietà intellettuale – Misure legislative penali nei casi di reati gravi e organizzati contro la proprietà intellettuale” (il “Report”) e si avvale di diversi scenari pratici per evidenziare i diversi approcci e le sanzioni che caratterizzano i quadri legislativi adottati dagli Stati membri dell’Unione europea (“SM UE”).

Il Report rappresenta la terza fase della serie “Studio delle misure legislative” dell’EUIPO ed è stato concepito per:

  • Fornire un’utile panoramica della regolamentazione nell’UE, presentando anche esempi significativi di paesi selezionati al di fuori dell’UE (tra gli altri, Regno Unito e Stati Uniti);
  • Aiutare a comprendere la portata della legislazione nazionale negli Stati membri dell’UE.

Esso fornisce una analisi pratica e orientata ai professionisti e si concentra in particolare sui termini massimi di reclusione previsti dai legislatori nazionali per i reati aventi ad oggetto la proprietà intellettuale ed analizzati dai ricercatori. Il Report diffonde inoltre informazioni rilevanti sulle sanzioni diverse dalla reclusione, sulla responsabilità delle società, sui termini di prescrizione e sui requisiti legali per avviare un procedimento penale negli Stati membri dell’UE.

Nel contesto del Report, è importante notare che nel 2021 la “criminalità legata alla proprietà intellettuale, la contraffazione di beni e valute” è stata inclusa tra le priorità dell’UE nella lotta alla criminalità organizzata per il periodo 2022-2025. Inoltre, il 19 marzo 2024, la Commissione Europea (“CE”) ha emesso una raccomandazione sulle misure da adottare per combattere efficacemente la contraffazione e migliorare la difesa dei diritti di proprietà intellettuale. Tale raccomandazione ha sottolineato l’importanza per gli Stati membri dell’UE di adottare leggi e sanzioni penali dissuasive e ha incoraggiato gli Stati membri dell’UE a rivedere e rivalutare le misure penali per raggiungere tale obiettivo, concentrandosi anche sull’importanza del principio di proporzionalità della pena al reato.

Il Report analizzato fornisce una panoramica del panorama legislativo sui reati di PI negli Stati membri dell’UE, con particolare attenzione alla diversità delle sanzioni penali massime per un’ampia gamma di reati aventi ad oggetto la proprietà intellettuale, ed è stato redatto sulla base di informazioni ottenute da fonti pubblicamente disponibili fino a luglio 2023.

In particolare, il Report ha analizzato le conseguenze penali derivanti da violazioni gravi in materia di contraffazione di marchi, violazione di diritti d’autore e sottrazione di segreti commerciali negli Stati membri dell’UE e negli altri Paesi considerati, nonché i reati ad essi correlati come la frode, l’accesso non autorizzato ai sistemi informatici (hacking), il riciclaggio di denaro.

Uno dei principali risultati del Report è che, nonostante l’esistenza di diversi standard minimi internazionali, le legislazioni nazionali in materia di violazioni penali della proprietà intellettuale variano notevolmente, non solo a livello internazionale ma anche tra gli Stati membri dell’UE.

Infine, come evidenziato nel Report, queste differenze nei quadri legislativi nazionali possono talvolta essere sfruttate dai criminali e nel peggiore dei casi possono costituire un ostacolo a indagini e azioni penali efficaci e all’applicazione di sanzioni proporzionate e dissuasive.

Per questo motivo, alla luce del Report si può concludere che l’armonizzazione delle misure e delle sanzioni penali tra gli Stati membri, attesa da tempo, potrebbe migliorare l’efficacia della lotta contro i reati legati alla proprietà intellettuale, garantendo un approccio giuridico unitario ed efficiente.

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