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Il report sulle attività brevettuali nel 2024, pubblicato dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), offre una panoramica sull’andamento delle domande di brevetto e dei titoli concessi nell’ultimo anno. Dopo una significativa flessione nel 2022, le domande di brevetto per invenzione industriale sono tornate a crescere nel 2023 e 2024, confermando una ripresa dell’attività brevettuale in Italia. D’altra parte, si osserva invece un lieve calo complessivo nel numero totale dei depositi e una costante diminuzione delle domande di brevetto per modello di utilità.

Nel 2024, le domande di brevetto per invenzione industriale hanno raggiunto le 10.148 unità, segnando un incremento del 7,4% rispetto al 2023. Questo dato conferma una tendenza positiva, che riflette una crescente attività innovativa nel settore industriale italiano.

Al contrario, le domande di brevetto per modello di utilità hanno registrato un leggero calo dell’1,1%, attestandosi a 1.830 depositi. Un profilo interessante riguarda le richieste di apertura della fase nazionale italiana da domande internazionali di brevetto (PCT), che hanno segnato un aumento complessivo del 14%, con 199 domande per invenzione industriale (+10,6%) e 52 domande per modello di utilità (+30%).

Nonostante la crescita delle domande di protezione delle invenzioni, il numero totale di depositi ha registrato una contrazione del 5,5% rispetto al 2023, passando da 35.458 a 33.499. Questa flessione è riconducibile all’entrata in vigore del brevetto europeo con effetto unitario, che ha eliminato la necessità di singole convalide nazionali, essendo infatti prevista una procedura unica.

Quanto ai brevetti concessi, si assiste a un calo del 7,7% rispetto ai 9.781 dell’anno precedente. In controtendenza, si segnala tuttavia un aumento del 21,2% nelle concessioni di brevetti per invenzione derivanti da domande PCT e un incremento del 56,5% nei certificati di protezione complementare, destinati a prodotti farmaceutici e fitosanitari.

Nel prossimo futuro, sarà interessante osservare come il sistema brevettuale italiano continuerà ad adattarsi alle nuove dinamiche imposte dal brevetto europeo unitario e dall’evoluzione tecnologica globale. La sfida per le imprese italiane sarà quella di sfruttare al meglio le opportunità offerte dai nuovi strumenti di protezione della proprietà intellettuale, garantendo al contempo una strategia efficace per la tutela e la valorizzazione delle proprie innovazioni.

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