Lo scorso 23 giugno, l’AGCom ha pubblicato la delibera 154/25/CONS, con la quale ha avviato una consultazione pubblica sulle opzioni regolamentari concernenti l’assegnazione delle frequenze radio per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche wireless i cui diritti d’uso scadono il 31 dicembre 2029.
Questa iniziativa si inserisce nel solco della consultazione pubblica, avviata a luglio scorso con delibera 247/24/CONS, avente ad oggetto le possibili misure regolamentari concernenti l’assegnazione delle frequenze radio per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche wireless a banda ultra-larga i cui diritti d’uso sono in scadenza in data 31 dicembre 2029.
Con la consultazione in commento, l’Autorità intende tra l’altro rispondere all’esigenza manifestata dal mercato di trattare con congruo anticipo la tematica oggetto di consultazione, in modo tale da continuare ad assicurare un quadro regolamentare certo e di lungo termine in merito all’impiego delle frequenze per le comunicazioni elettroniche, favorendo gli investimenti effettuati dagli operatori e promuovendo lo sviluppo e la concorrenza, in linea con le policy nazionali e dell’Unione Europea.
Il documento in consultazione, di cui all’Allegato A alla delibera 154/25/CONS, si compone, anzitutto, di una sezione introduttiva in cui l’Autorità delinea i presupposti alla base della consultazione in commento, riportando le proprie valutazioni preliminari anche alla luce della precedente consultazione avviata con delibera 247/24/CONS.
Nella sezione successiva – “Benchmark Europeo” – l’Autorità fornisce una panoramica delle iniziative intraprese in Francia, Germania e Spagna in analoghe circostanze di prossima scadenza di diritti d’uso di frequenze radio.
La terza sezione riporta gli orientamenti dell’AGCom all’esito della prima consultazione (i.e., quella avviata con delibera 247/24/CONS) e delinea le proposte ai fini del nuovo piano di assegnazione, che tengono conto anche di quanto emerso dalla precedente consultazione.
In particolare, l’Autorità rappresenta come una parte significativa degli operatori abbia manifestato la propria preferenza per la proroga o il rinnovo dei diritti d’uso, ritenendoli strumenti più adatti a garantire la continuità del servizio e la sostenibilità economica degli investimenti. Altri soggetti, invece, hanno sottolineato la necessità di redistribuzione delle risorse spettrali, al fine di riequilibrare le dotazioni frequenziali tra operatori. Sulla base delle posizioni emerse, l’Autorità propone due opzioni con riferimento alle frequenze comprese tra 800 MHz e 3.4-3.6 GHz, ossia:
- una “opzione mista“, che consiste nell’applicazione delle tre soluzioni previste dal d. lgs n. 259/2003 e ss. mm. (Codice delle Comunicazioni Elettroniche – “CCE”), ossia la proroga, il rinnovo e l’adozione di una procedura di assegnazione competitiva o comparativa dei diritti d’uso delle frequenze ai sensi dell’art. 67 CCE, in maniera combinata e differenziata in base alla situazione delle frequenze interessate;
- una “opzione rinnovo“, che prevede il rinnovo di tutti i diritti d’uso delle frequenze in questione fino al 31 dicembre 2037, a fronte di specifici impegni assunti dagli operatori beneficiari in sede di rinnovo, ai sensi di quanto previsto dal CCE, volti a garantire il rispetto di determinate prestazioni delle proprie reti e condizioni di accesso da parte di altri fornitori di reti e di servizi.
A valle di tali sezioni, l’Autorità – espresse ulteriori considerazioni di dettaglio in merito al quadro regolamentare – chiede ai soggetti interessati a partecipare alla consultazione pubblica di:
- fornire e motivare la propria posizione con riferimento all’”opzione mista” proposta dall’Autorità;
- indicare e motivare, con riguardo ai diritti d’uso che verrebbero messi a gara, (i) quale procedura di gara e quali criteri di aggiudicazione dovrebbero essere adottati; (ii) quali cap di gara dovrebbero essere stabiliti;
- fornire e motivare la propria posizione con riferimento all’”opzione rinnovo” proposta dall’Autorità;
- indicare e motivare, per ciascuna delle due opzioni proposte, (i) quali misure pro-competitive dovrebbero a proprio avviso essere adottate; (ii) quali obblighi di copertura ritengono dovrebbero essere associati ai diritti d’uso delle frequenze in questione; (iii) quali obblighi di accesso reputano necessario prevedere.
Il documento in consultazione si chiude con un paragrafo dedicato alla Banda 28 GHz, le cui modalità tecniche d’uso – come riporta l’Autorità – avrebbero suscitato particolare interesse nell’ambito della consultazione pubblica di cui alla delibera 247/24/CONS. In tale contesto, evidenzia l’AGCom, non sarebbero emerse in linea generale posizioni contrarie rispetto ad un’eventuale estensione della durata dei diritti d’uso WLL a 28 GHz oltre il 2029. A tale proposito, l’AGCom ritiene “adeguata l’applicazione di una proroga di tutti i diritti d’uso WLL, alle medesime condizioni già stabilite con la delibera n. 426/21/CONS, fino al 2037, sempre nell’ottica dell’allineamento delle future scadenze dei diritti d’uso delle frequenze radio“.
L’ultimo quesito di consultazione pubblica verte su quanto sopra: con esso, l’AGCom chiede ai soggetti partecipanti alla consultazione di esporre “le proprie osservazioni in merito alla proposta dell’Autorità di poter prorogare fino al 31 dicembre 2037 tutti i diritti d’uso WLL della banda 28 GHz in scadenza al 31 dicembre 2029, senza alterarne le condizioni tecniche di impiego, fatte salve le competenze del MIMIT al riguardo“.
I soggetti interessati a partecipare alla consultazione pubblica potranno trasmettere i loro contributi entro il 21 settembre 2025.
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Autrici: Flaminia Perna e Matilde Losa