L’EUIPO ha recentemente introdotto un nuovo strumento che potrebbe diventare un valido aiuto per chi opera nel settore dei marchi. Si tratta di Early TM Screening, lanciato nell’ambito del piano strategico SP2030, il cui obiettivo principale è rendere il processo di registrazione dei marchi nell’UE più semplice, trasparente e ridurre la possibilità di errori. A favorire questo obiettivo è l’uso dell’intelligenza artificiale: la piattaforma, infatti, si avvale dell’AI per effettuare una diagnosi preliminare delle principali problematiche che un marchio potrebbe incontrare durante la fase di esame.
Accedere allo screening è semplice: basta inserire il segno da analizzare e selezionare le classi di beni o servizi pertinenti. Il sistema effettua quindi una valutazione automatica che include sia la ricerca di potenziali conflitti con diritti anteriori (marchi UE, marchi nazionali, nomi a dominio, ragioni sociali), sia la valutazione di eventuali motivi assoluti di rifiuto, come descrittività, mancanza di distintività, ingannevolezza o conflitto con l’ordine pubblico o i principi morali generalmente accettati, oltre a verifiche su eventuali interferenze con diritti specifici come le indicazioni geografiche. L’intera fase è accompagnata dalla possibilità di scaricare un rapporto riepilogativo e procedere senza soluzione di continuità al modulo di deposito effettivo.
Rispetto ai controlli già disponibili nei moduli di deposito online, Early TM Screening si distingue per la capacità di raccogliere in un unico spazio dedicato una serie di verifiche che – fino ad ora – erano disperse in diverse sezioni o richiedevano strumenti esterni. In particolare, il plug-in basato sullo strumento TMview consente una valutazione comparativa rapida e aggiornata, mentre altri moduli AI aiutano a identificare somiglianze concettuali e a confrontare automaticamente il segno con precedenti decisioni dell’EUIPO in casi simili. Il risultato è una soluzione più ricca e predittiva, che offre agli utenti più punti di riferimento rispetto al passato.
Naturalmente, la piattaforma non intende sostituire il lavoro interpretativo e strategico degli esperti: i risultati sono puramente informativi e non esaustivi, e l’assenza di problemi segnalati non equivale a una garanzia di registrabilità. L’analisi algoritmica, sebbene sofisticata, non può cogliere tutte le sottigliezze dei potenziali conflitti, le più fini somiglianze concettuali o le peculiarità dei mercati rilevanti. Per questo motivo, la tecnologia è concepita come fase preliminare, utile per affinare le scelte iniziali e anticipare possibili ostacoli, ma non sufficiente a sostituire una ricerca completa di clearance o una valutazione legale approfondita.
Notevole è anche la nuova landing page dedicata al sistema di screening innovativo, progettata per fornire supporto educativo agli utenti: oltre a tutorial e infografiche illustrate, presenta esempi concreti di casi in cui un marchio può essere considerato descrittivo o non distintivo, suggerimenti su possibili soluzioni e un elenco strutturato dei motivi assoluti di rifiuto più frequenti. Questa iniziativa riflette chiaramente l’intenzione dell’EUIPO di guidare utenti e professionisti verso un approccio più consapevole e strutturato, riducendo il numero di domande che richiedono correzioni o chiarimenti successivi.
In conclusione, Early TM Screening non è solo un nuovo strumento digitale, ma un passo significativo nella modernizzazione della protezione dei marchi in Europa. La pre-valutazione automatizzata consente di identificare potenziali criticità già nelle fasi iniziali, facilitando una preparazione più solida e informata. Allo stesso tempo, è un supporto da combinare con l’esperienza legale, non da sostituire: solo la combinazione tra analisi algoritmica e giudizio professionale può garantire una strategia di deposito realmente efficace.
Per gli studi legali, questo strumento rappresenta un’opportunità preziosa: da un lato permette di offrire ai clienti uno screening iniziale immediato e accessibile; dall’altro consente di stabilire fin dall’inizio un dialogo più chiaro e trasparente su rischi, opportunità e scelte operative. Una sinergia tra tecnologia e consulenza che, se sfruttata correttamente, può contribuire a rendere l’intero ecosistema dei marchi UE più efficiente, prevedibile e più reattivo alle esigenze concrete del mercato.

