La Commissione Europea ha pubblicato un comunicato stampa invitando tutti gli attori del settore a partecipare attivamente alla stesura delle Linee Guida per l’applicazione delle disposizioni dell’AI Act, rispondendo al sondaggio entro il 22 maggio 2025. Con l’avvio di una consultazione pubblica mirata, la Commissione cerca di raccogliere contributi di stampo pratico da parte di fornitori di GPAI (General-Purpose AI), sviluppatori di modelli e sistemi a valle, ricercatori, autorità pubbliche e altri professionisti del settore per l’elaborazione delle Linee Guida a supporto dell’applicazione del Regolamento (UE) 2024/1689 (AI Act).
Perché questa consultazione è cruciale?
I GPAI pongono una sfida regolatoria senza precedenti. Questi modelli, altamente versatili, sono capaci di eseguire una vasta gamma di compiti e possono essere integrati in molteplici sistemi a valle. Le zone d’ombra che emergono da un punto di vista pratico sono numerose e di difficile inquadramento giuridico, soprattutto trattandosi di una disciplina nuova e in costante evoluzione.
Considerando che le norme dell’AI Act relative ai GPAI diventeranno applicabili a partire dal 2 agosto 2025, l’obiettivo della Commissione è fornire chiarimenti su una serie di questioni cruciali, tra cui:
- definizione di “GPAI”: comprendere cosa rientra in questa categoria.
- responsabilità del “fornitore”: definire chi è responsabile in scenari complessi con contributi stratificati;
- definizione di “immissione sul mercato”: chiarire quando un modello può essere considerato immesso sul mercato;
- stima della potenza computazionale: determinare come calcolare la potenza utilizzata nell’addestramento dei modelli;
- esenzioni per modelli open-source: stabilire i casi in cui si applicano le esenzioni;
- Codice di buone pratiche: delineare cosa comporta l’adesione al codice.
Il ruolo dell’Ufficio europeo per l’IA
Le Linee Guida saranno sviluppate dall’Ufficio europeo per l’IA, con il supporto scientifico del Joint Research Centre. Pur non essendo vincolanti, queste Linee Guida fungeranno da riferimento ufficiale per l’interpretazione e l’enforcement dell’AI Act, aiutando a orientare gli operatori del settore verso il rispetto degli obblighi previsti dagli articoli 52-55 del Regolamento.
Il codice di buone pratiche: vantaggi per i fornitori
Un altro aspetto fondamentale della consultazione riguarda il Codice di buone pratiche sull’IA, attualmente in fase di finalizzazione. LA Commissione afferma che l’adesione a questo Codice porterà numerosi vantaggi per i fornitori, tra cui:
- maggiore fiducia: i non firmatari potranno dimostrare la conformità con l’AI Act con altri mezzi, eventualmente con spiegazioni aggiuntive;
- conformità normativa: il Codice fornirà un quadro di riferimento per garantire la conformità con l’AI Act;
- best practices riconosciute: adozione di prassi operative che saranno considerate best practice a livello europeo e internazionale.
Il Codice di buone pratiche sarà allineato con l’AI Act e comprenderà disposizioni sulla documentazione necessaria, gestione del diritto d’autore e misure specifiche per i modelli che presentino un rischio sistemico (articoli 53 e 55 dell’AI Act).
Cosa devono sapere i professionisti e le imprese?
Per le organizzazioni che sviluppano, modificano o integrano modelli GPAI, questa consultazione offre l’opportunità di esercitare un’influenza diretta sulla normativa e la possibilità di ottenere chiarimenti sulla propria corretta qualificazione e i relativi obblighi ai sensi dell’AI Act.
Si ricorda che la consultazione si concluderà il 22 maggio 2025, mentre le Linee Guida e il Codice di buone pratiche saranno pubblicati tra maggio e giugno 2025.
Conclusione
Questa iniziativa rappresenta un passo cruciale verso una regolamentazione dell’intelligenza artificiale che coinvolge fin da subito i soggetti destinatari degli obblighi. Non si tratta solo di raccogliere pareri, ma di un’opportunità per costruire un futuro normativo che bilanci innovazione e responsabilità. Partecipare oggi alla consultazione significa non solo contribuire alla definizione delle regole, ma diventare protagonisti del futuro dell’IA in Europa, basato su chiarezza giuridica, collaborazione e fiducia reciproca.
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