Con Delibera 106/25/CONS, pubblicata il 19 maggio scorso, l’AGCom ha adottato il nuovo “Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI)”, che sostituisce integralmente la disciplina previgente di cui alla Delibera n. 252/16/CONS.
L’adozione della Delibera 106/25/CONS fa seguito al procedimento e alla consultazione pubblica che l’AGCom ha avviato con la Delibera 457/24/CONS in relazione al predetto Regolamento, complessivamente finalizzato a garantire una maggiore tutela dei consumatori attraverso l’introduzione di misure volte a modificare la disciplina precedente recata, come detto, dalla delibera n. 252/16/CONS, con nuove disposizioni in linea con quanto previsto dall’articolo 98-quindecies del d.lgs. 259/2003 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche) dedicato appunto a “Trasparenza, confronto delle offerte e pubblicazione delle informazioni” a tutela degli utenti finali.
Come si apprende dal comunicato stampa, l’intervento si inserisce nel solco dei lavori del tavolo tecnico dedicato “ad approfondire misure per rafforzare la trasparenza delle condizioni dell’offerta dei servizi di comunicazione elettronica e per contrastare la pratica del cosiddetto spoofing, ossia l’illegittima modifica del numero telefonico del chiamante (cosiddetto CLI – Calling Line Identity)“. A tal proposito, le nuove previsioni comprendono talune misure volte a contrastare fenomeni di telemarketing e teleselling aggressivo e illegale e frodi perpetrate utilizzando un numero telefonico modificato in modo da presentarsi all’utente chiamato come un soggetto pubblico o privato.
Tra le principali novità introdotte dal nuovo regolamento, si annoverano:
- la previsione di un elenco più dettagliato delle informazioni che i fornitori di servizi di telefonia e accesso a internet sono tenuti a pubblicare volto a rafforzare i diritti degli utenti attraverso maggiore chiarezza, completezza e confrontabilità delle offerte disponibili sul mercato;
- la previsione dell’obbligo di informare annualmente l’utente sui termini contrattuali in essere, di comunicare il superamento della soglia dell’80% del plafond di Giga previsto dall’offerta, nonché di introdurre un riferimento esplicito al blocco automatico del traffico dati al superamento della soglia del 100%;
- l’introduzione di un sistema di classificazione per le offerte di servizi di comunicazione mobile su tecnologia 5G, in base alle caratteristiche del servizio offerto e in particolare alla presenza di eventuali limitazioni di velocità di download e upload disponibile per l’utente finale. Nello specifico, tale “classificazione” avverrà tramite l’apposizione di un bollino verde, giallo o rosso – a seconda che la velocità massima raggiungibile sia rispettivamente più o meno elevata – nei quali dovrà essere indicato il valore del limite di velocità imposto dall’operatore;
- l’introduzione dell’obbligo in capo ai fornitori di rispettare un preavviso di almeno un mese nei confronti degli utenti finali in caso di cessazione dei loro servizi, con l’obbligo di fornire la relativa comunicazione in modo appropriato e includendo informazioni sulla possibilità di passare ad un altro operatore;
- la previsione di misure tecniche contro lo spoofing. In particolare, al fine di contrastare l’uso fraudolento del CLI, è stato introdotto l’obbligo, a carico degli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, di bloccare le chiamate in ingresso che presentano un numero chiamante nazionale non coerente con l’origine della chiamata. Gli operatori sono tenuti ad applicare tale misura trascorsi tre mesi dall’entrata in vigore della Delibera 106/25/CONS alle chiamate con CLI nazionale fisso e, trascorsi sei mesi, anche alle chiamate con CLI nazionale mobile.
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Autori: Massimo D’Andrea, Flaminia Perna e Matilde Losa