La Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL), il garante privacy francese ha comminato una sanzione al Ministero dell’Interno per il trattamento illecito dei dati personali conseguente all’uso dei droni ai fini del controllo del rispetto delle misure di contenimento del Covid-19.
Già a partire dal marzo 2020, la stampa francese cominciava a rivelare l’uso da parte della polizia e della gendarmeria di droni dotati di telecamere incorporate al fine di agevolare il controllo del rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, portando il CNIL a rivolgersi al Ministero dell’Interno per maggiori dettagli sulla natura e le caratteristiche dei dispositivi utilizzati e ad avviare una procedura di controllo.
Il Ministero dell’Interno aveva ammesso di utilizzare droni dotati di videocamera non solo per verificare il rispetto delle misure di contenimento del Covid-19, ma anche per la sorveglianza delle manifestazioni, per missioni di polizia giudiziaria (come la ricognizione di un luogo prima di un arresto o la sorveglianza del traffico di droga), o per la sorveglianza dei rodei urbani. A ciò si aggiungevano i risultati dell’ispezione del garante privacy francese nei locali della Prefettura di Polizia di Parigi, che, in occasione dell’effettuazione di un volo di prova di uno dei droni in questione, avevano rivelato l’identificabilità delle persone riprese dal dispositivo.
E’ emerso che l’effetto della sfocatura delle immagini scattate dai droni finalizzato a impedire l’identificazione delle persone, è stato attivato solo ad agosto 2020 e, quindi, in via successiva alla raccolta di immagini contenenti dati personali, perciò comportando una violazione del GDPR. Altrettanto grave è stata la scoperta della mancata adozione di un testo di legge che autorizzasse l’uso dei droni, nonché del risultato della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati effettuata, la quale aveva rilevato l’esistenza di un rischio elevato per i diritti e le libertà dei singoli.
Tali violazioni hanno portato il CNIL a emettere la sanzione contro il Ministero dell’Interno francese, ordinando altresì la cessazione dell’uso dei droni fino all’adozione di un quadro normativo che autorizzi tale trattamento dei dati personali e l’osservanza della legge n. 78-17 del 6 gennaio 1978 all’informatica, agli schedari e alle libertà.
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