Il 14 aprile 2023, l’AGCom ha pubblicato il primo Osservatorio sulle comunicazioni per il 2023, che contiene i dati relativi all’ultimo trimestre per il 2022.
I dati riportati nell’Osservatorio sulle comunicazioni indicano che vi è stata una lieve flessione degli accessi complessivi per la rete fissa su base trimestrale e annua, rispettivamente quantificabile in 115 mila e 184 mila accessi. Inoltre, rispetto al corrispondente periodo del 2018 si è registrata una riduzione degli accessi pari a 559.000 unità. Sono poco meno di 20 milioni gli accessi alla rete fissa complessivamente registrati a dicembre 2022.
L’AGCom informa che le tradizionali linee basate su tecnologie in rame si sono ridotte di oltre 1 milione (circa 7,5 milioni nell’ultimo quadriennio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate di circa 920 mila unità rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Se nel mese di dicembre 2018 il 58% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni, nel corrispondente mese del 2022, essi si sono più che dimezzati, attestandosi al 22%.
Si riconferma il trend, già registrato nei trimestri precedenti, che vede un sensibile aumento del numero di accessi in rete FTTC (“Fiber To The Cabinet”), quantificabile in 39.000 unità su base annua, con un totale di circa 10,2 milioni di accessi a dicembre 2022. Gli accessi alla rete in tecnologia FTTH (“Fiber To The Home”) sono aumentati di circa 820.000 unità su base annua e, a fine dicembre, risultano di poco inferiori a 3,5 milioni. In crescita risultano anche le linee FWA (“Fixed Wireless Access”) che, con un incremento di circa 80.000 unità nell’anno, hanno quasi raggiunto 1,8 milioni di linee a dicembre 2022.
A fine dicembre 2022, le linee broadband complessive ammontano a 18,6 milioni, risultando in marginale riduzione (quantificabile in 90.000 unità, pari allo 0,5%) su base annua. Tale flessione è causata dal decremento degli accessi in tecnologia DSL, diminuiti di oltre 1 milione di unità.
Le dinamiche appena descritte hanno determinato un sensibile aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione. Le linee con velocità pari o superiori ai 30 Mbit/s hanno superato l’81% delle complessive linee broadband; quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbit/s sono aumentate del 68% rispetto al 30,2% di dicembre 2018.
Si riconferma al contempo il trend in crescita del consumo di dati: il volume complessivo dei dati consumati giornalmente nel 2022 è aumentato del 7,8% rispetto al dato registrato a dicembre 2021 e dell’86,8% rispetto al 2019. I dati unitari di consumo (ossia il traffico giornaliero registrato in relazione a ciascuna linea broadband) sono aumentati del 6,9% rispetto al 2021.
Con riferimento al segmento della rete mobile, a fine dicembre 2022, l’AGCom riporta che il numero complessivo delle SIM (sia c.d. “human”, ossia “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono interazione umana, che M2M, ossia “machine-to-machine”) è stato pari a 107,2 milioni (con un aumento di circa 1,1 milioni su base annua). In particolare, le SIM M2M sono aumentate di oltre 700.000 unità in un anno, mentre, nello stesso arco temporale, l’incremento di quelle human è risultato di poco inferiore alle 400.000 unità (per un totale di 78,4 milioni SIM human, per il 13,1% appartenenti alla clientela business e per il restante 86,9% a quella residenziale cosiddetta consumer).
Come descritto dall’AGCom, sono valutabili in circa 56,6 milioni le SIM human che hanno prodotto traffico dati, valore in linea con quanto osservato nel 2021. Il relativo consumo medio unitario giornaliero è stimabile in circa 0,61 GB, in crescita del 27,4% rispetto al 2021.
Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Osservatorio sulle comunicazioni dell’AGCom per il periodo luglio – settembre 2022”.
Autori: Flaminia Perna e Massimo D’Andrea