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Gli editori e sviluppatori del famoso videogioco Grand Theft Auto V (“GTA”) hanno agito in giudizio nei confronti degli sviluppatori del software Epsilon, un programma di cheat software che permetteva ai giocatori di GTA di beneficiare di alcuni vantaggi all’interno del videogioco tra i quali, inter alia, la possibilità di generare moneta virtuale, di generare copie di veicoli o armi e di accedere ai cosiddetti “easter eggs”, ottenendo un vantaggio competitivo sugli altri videogiocatori che, per ottenere i medesimi benefici, avrebbero dovuto spendere denaro reale ovvero guadagnato nel corso del gioco.

Gli attori lamentavano che lo sviluppo, distribuzione e vendita di Epsilon costituisse una violazione del loro diritto d’autore, del contratto di licenza del videogioco sottoscritto con Epsilon e che, quest’ultima, inducesse i videogiocatori a violare i termini del contratto di licenza sottoscritto da quest’ultimo all’installazione del gioco. Con riferimento alla violazione del diritto d’autore, i giudici inglesi, accettando la posizione dell’attore, riconoscevano che il convenuto avesse autorizzato la copia del programma di GTA, o una parte sostanziale di esso, in violazione del Copyright, Designs and Patents Act 1988, che ricomprende espressamente nella definizione del termine “copiare” anche la creazione di copie “transient” (i.e., transitorie), come avveniva nel caso di specie.

Mentre rispetto alla violazione del contratto di licenza e all’induzione alla violazione dello stesso da parte dei videogiocatori, i giudici riscontravano che l’end user license agreement (“EULA”) sottoscritto per utilizzare il videogioco contenesse un chiaro divieto in materia di cheating, anche con riferimento a quei soggetti che avessero aiutato altri giocatori ad imbrogliare. Di conseguenza l’Alta Corte riconosceva, da un lato, la responsabilità contrattuale, mentre d’altro, una responsabilità aquiliana in capo ai convenuti per aver indotto altri soggetti alla violazione del contratto di licenza stipulato per giocare al videogioco in virtù del fatto che Epsilon fosse perfettamente a conoscenza del fatto che i giocatori stessero imbrogliando grazie all’utilizzo del cheat software a loro concesso.

L’aspetto più interessante di questa decisione risiede nell’interpretazione da parte dei giudici inglesi delle clausole di esclusione di responsabilità a favore della convenuta contenute nei contratti di licenza del cheat software. Nello specifico, queste non solleverebbero i licenzianti da un’eventuale responsabilità per violazione dei diritti d’autore del titolare del software cheated, definendo queste clausole come “mere window-dressing”.

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