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L’Autorità bancaria europea (“EBA”) ha pubblicato il discorso del presidente José Manuel Campa pronunciato alla quarta conferenza annuale sul “Fintech and Digital Innovation: Delivering for the Future”.

Nel proprio discorso, il presidente dell’autorità bancaria si è soffermato su tre aspetti fondamentali in materia di finanzia e nuove tecnologie. In primo luogo, l’impatto negativo del frammentato quadro normativo europeo sullo sviluppo delle nuove tecnologie che, nelle parole del presidente, influenzerebbe in maniera negativa la capacità delle imprese di impiegare soluzioni tecnologiche su larga scala. A tal proposito, il numero uno dell’EBA ha auspicato la coerenza tra le linee guida emanate dalle varie istituzioni europee, sottolineando altresì la necessità di un intervento regolatorio supplementare, con particolare riferimento ai fornitori di servizi di terze parti (“TPPs”) e in materia di crypo-assets.

Similarmente, i diversi approcci adottati dalle autorità di supervisione e regolamentazione a livello nazionale impatterebbero negativamente sulle aziende che operano in diverse giurisdizioni europee. A detta del presidente Campa, tale frammentarietà sarebbe dovuta ad una mancanza di familiarità con le nuove tecnologie che può essere superata solo tramite iniziative che promuovano la condivisione della conoscenza e la formazione continua, tra le quali il “FinTech Knowledge Hub” dell’EBA.

Per concludere, il presidente ha individuato le tre principali aree di intervento in materia di finanza digitale dell’autorità di supervisione bancaria per il 2020: in primo luogo, il “RegTech” che consiste nell’uso delle tecnologie per affrontare i problemi di compliance normativa in maniera efficiente ed efficacie; la “Platformization”, ossia la tendenza ad aggregare prodotti e servizi su piattaforme unitarie e la contestuale nascita di nuove forme di interconnessione nel settore finanziario; ed infine la “Operational resilience” ossia l’intenzione dell’EBA di supportare l’implementazione delle proprie linee guida in materia di rischi IT e continuare a lavorare nell’ambito dei crypo-assets.

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