La Commissione ha adottato un regolamento delegato che definisce le tariffe uniche massime di terminazione per le chiamate vocali su reti mobili e fisse a livello UE.
Lo scorso 21 dicembre è scaduto il termine per il recepimento nelle legislazioni degli Stati Membri della Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 che istituisce il Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche.
Come previsto dalla Direttiva, lo scorso 18 dicembre 2020 la Commissione europea ha adottato la legislazione volta a rafforzare gli obiettivi esistenti in materia di concorrenza e mercato interno, a tutelare i consumatori e a consentire tariffe eque e offerte diversificate per Internet e i servizi telefonici.
In questo contesto, ai sensi dell’articolo 75 della Direttiva, la Commissione europea ha – tra l’altro – adottato un nuovo regolamento delegato che definisce le tariffe uniche massime di terminazione per le chiamate vocali su reti mobili e fisse a livello dell’Unione europea i.e., si tratta, in altre parole, delle tariffe massime che gli operatori possono addebitarsi reciprocamente per inoltrare chiamate mobili e fisse tra le rispettive reti.
L’applicazione di queste tariffe, limitando la capacità degli operatori mobili e fissi di stabilire tariffe di terminazione eccessive, è in particolare volta a realizzare un ambiente transfrontaliero più competitivo a vantaggio dei consumatori europei, che potranno godere di prezzi più bassi e di un’offerta più diversificata per le chiamate fisse e mobili.
Per le chiamate su reti mobili, la Commissione europea ha previsto la tariffa unica massima di terminazione di 0,2 centesimi di euro al minuto, che verrà raggiunta gradualmente entro il 2024. Quanto alle chiamate su reti fisse, la tariffa unica massima di terminazione prevista è di 0,07 centesimi di euro al minuto, che verrà invece raggiunta entro il 2022. In entrambi i casi, ossia sia per le chiamate su reti mobili che per le chiamate su reti fisse, è previsto un periodo transitorio per il raggiungimento graduale dell’applicazione della tariffa unica (dal 2021 al 2023 per le chiamate mobili e il 2021 per le chiamate fisse).
Le tariffe uniche massime non si applicheranno alle chiamate provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione europea. Sono però previste due eccezioni a questa regola: (i) quando le chiamate provengano da un fornitore di servizi di comunicazione elettronica di un Paese terzo che applica alle chiamate originate da numerazioni dell’Unione europea e terminate sulla sua rete tariffe di terminazione uguali o inferiori alle tariffe di terminazione massime previste dal regolamento delegato; (ii) ove la Commissione europea stabilisca, sulla base delle informazioni fornite da un Paese terzo, che le tariffe di terminazione per le chiamate originate dall’Unione europea e terminate verso numerazioni di quel Paese terzo sono regolate sulla base di standard simili a quelli delle tariffe uniche stabilite a livello dell’Unione e tale Paese terzo è presente nell’elenco allegato al regolamento delegato.
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