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Il Manifesto dell’Italian Insurtech Association 2021-2022 è volto a incentivare la digitalizzazione del settore assicurativo.

L’Italian Insurtech Association (IIA), associazione di riferimento per lo sviluppo digitale della filiera assicurativa, ha presentato il suo Manifesto 2021-2022, volto a incentivare la digitalizzazione del settore assicurativo, cercando di attirare più volume e valore degli investimenti, nell’ambito di un adeguamento del contesto normativo.

Nonostante negli ultimi anni si stiano registrano investimenti record (solo nel 2019 raggiunsero i € 6,8 miliardi nel mondo), l’Italia ha assorbito meno del 5% del totale investito in Europa.
Il documento si compone di 13 punti con cui viene delineata la strategia per realizzare una rivoluzione digitale nel settore, che con velocità si trova obbligato, anche in Italia, ad adattarsi alle innovazioni della tecnologia per reggere la competizione internazionale.

Il settore assicurativo rappresenta circa il 7% del prodotto interno lordo italiano. Ciononostante, ad oggi la penetrazione delle polizze digitali nel nostro paese non supera l’1,3%, ma un’indagine di IIA, in collaborazione con EMF group e supportata da elipsLife, rivela che entro 10 anni l’82% dei consumatori di prodotti assicurativi sarà digitale rispetto all’attuale 30-35%. A determinare tale aumento non sono solo nuovi bisogni assicurativi (basti pensare alla sharing economy), bensì anche l’emergere di nuovi servizi offerti da soggetti estranei alla filiera assicurativa e appartenenti, per esempio, al settore bancario o dell’e-commerce. Si stima infatti che il 60% dei nuovi consumatori digitali abbia acquistato polizze online da questi attori, mentre da una compagnia assicurativa solo il 5%.

Per evitare di rimanere schiacciati dai nuovi colossi del web, che offrono servizi online facilmente accessibili, il comparto assicurativo deve avviare una vera rivoluzione digitale al suo interno”, afferma il Presidente di IIA, Simone Ranucci Brandimarte. Esattamente come in altri settori, il processo innovativo richiede non solo investimenti economici e temporali, ma anche un importante adeguamento delle competenze e, soprattutto, la giusta prioritizzazione a livello manageriale.

Le linee guida approvate oggi da tutta la comunità insurtech spingono per velocizzare la transizione digitale dell’industria assicurativa indicando nei 13 punti le misure alla base del cambiamento. La strategia per il 2021-2022 parte dall’obiettivo di aumentare drasticamente il valore degli investimenti in insurtech, per passare dai 50 milioni del 2020 a 1 miliardo di euro nel 2023. Un piano ambizioso che crediamo possibile attraverso una serie d’azioni: sviluppo delle competenze tecniche e digitali dei propri operatori, aumento delle sperimentazioni tecnologiche, accelerazione di poli digitali insurtech, valorizzazione degli investimenti del recovery plan, adeguamento normativo, confronto con la community internazionale, sostegno alla diversity e gender equality, creazione di una forte identità del settore”.

Tra i punti principali del Manifesto rilevano:

  • incentivi fiscali sugli investimenti in start up e in tecnologie;
  • incentivi economici alla creazione di nuovi progetti di sperimentazione e di scale up fra Compagnie Assicurative/Riassicurative e Start up Insurtech e aziende tecnologiche; e
  • incentivi economici alla disponibilità di Brokers e Compagnie Assicurative/Riassicurative a supportare il progetto di sviluppo e di crescita di nuove Start up Insurtech mettendo a loro disposizione assets, conoscenze e risorse al fine di potersi sviluppare.

 Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “ll futuro delle assicurazioni con Francesco Bardelli, CEO di Generali Jeniot”.

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