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La Camera dei Deputati ha approvato la modifica del c.p.i, prevedendo licenze obbligatorie in caso di emergenza sanitaria nazionale.

La Camera dei Deputati ha recentemente approvato la modifica all’attuale Codice della Proprietà Industriale, come formulata dalla legge di conversione del cd. “Decreto Semplificazioni” (Decreto legge n. 77/2021). In particolare, la Camera ha votato a favore dell’introduzione dell’articolo 70-bis c.p.i., in tema di licenza obbligatoria in caso di emergenza sanitaria nazionale.

La norma prevede sostanzialmente che in caso di dichiarata emergenza sanitaria nazionale possano essere concesse licenze obbligatorie per superare determinate difficoltà di approvvigionamento di farmaci o dispositivi medici essenziali. Nello specifico, tali licenze obbligatorie conferiranno ai licenziatari un diritto non esclusivo e inalienabile di sfruttamento dei brevetti rilevanti ai fini della produzione, principalmente indirizzata al mercato italiano, di detti beni e saranno valide per tutta la durata del periodo di emergenza o fino ad un massimo di dodici mesi dalla fine dello stesso. Inoltre, esse saranno concesse per decreto, il quale dovrà prevedere, a favore del titolare dei diritto di proprietà intellettuale obbligatoriamente concesso, un adeguato indennizzo che deve tenere conto del valore economico dell’autorizzazione. La concessione verrà valutata anche dal Ministro della salute, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentito il titolare del diritto e previo parere dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), in caso di medicinali, o dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), in caso di dispositivi medici.

Il sistema delle licenze obbligatorie non è nuovo al nostro sistema, essendo regolato già all’art. 70 c.p.i.. Tuttavia, la sostanziale innovazione della nuova disposizione proposta consiste nell’accorciare i tempi di attesa, assicurando che un brevetto su farmaci o dispositivi medici essenziali possa essere concesso in licenza non appena inizi un periodo di emergenza sanitaria.

Il testo dell’articolo è stato dunque modificato e integrato nel corso dell’esame in sede referente, svolto dalle Commissioni riunite I e VIII della Camera. A questo punto, il prossimo passo è quello dell’eventuale approvazione finale da parte del Senato.

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