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Il Ministro per l’innovazione tecnologica e per la transizione digitale ha reso noto di aver avviato l’attività di aggiornamento della mappatura della copertura nazionale con reti fisse a banda ultralarga delle aree oggetto del “Piano Aree Bianche” del 2016.

Con Comunicato Stampa pubblicato il 13 ottobre scorso, il Ministro per l’innovazione tecnologica e per la transizione digitale (“MiTD”) ha reso noto di aver avviato l’attività di aggiornamento della mappatura della copertura nazionale con reti fisse a banda ultralarga delle aree oggetto del “Piano Aree Bianche”, avviato dal Governo italiano nel 2016.

Si tratta in particolare del Piano di Aiuti di Stato, autorizzato dalla Commissione europea, che ha visto l’aggiudicazione dell’operatore Open Fiber quale concessionario pubblico dell’intervento di realizzazione dei lavori di costruzione di un’infrastruttura a banda ultralarga nelle “Aree Bianche”, ossia in quelle aree c.d. “a fallimento di mercato”, in cui sono assenti interventi di investimento di operatori privati.

Il compito di aggiornare la mappatura nelle “Aree Bianche” è stato affidato dal Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (“CiTD”) a Infratel Italia, che ha quindi avviato una consultazione pubblica a tale scopo. Nel documento di consultazione pubblica, Infratel precisa che la finalità della mappatura è di “individuare i civici presenti nelle suddette aree che sono rimaste fuori dall’intervento pubblico affidato, nel 2016, alla concessionaria Open Fiber S.p.A. e che, al contempo, non sono state ancora raggiunte, né lo saranno nei prossimi 5 anni, da investimenti privati idonei a garantire una velocità di connessione in download di almeno 300 Mbit/s nell’ora di picco del traffico”.

In base a quanto previsto dalla Strategia italiana per la banda ultra larga, tali aree “saranno oggetto di intervento pubblico volto a garantire la velocità ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload”, e ciò a completamento del Piano “Italia a 1 Giga” previsto dal PNRR.

La consultazione pubblica avviata da Infratel ha dunque lo scopo di individuare gli investimenti già messi in campo dagli operatori nello sviluppo di infrastrutture a banda ultra larga, da qui ai prossimi cinque anni, al fine di avere una previsione sullo stato di copertura della banda ultralarga sul territorio nazionale.

I piani di investimento privati dichiarati dagli operatori nel contesto della consultazione pubblica “dovranno essere chiaramente riferibili a decisioni strategiche ed esecutive, completamente finanziate e adottate dai competenti organi di indirizzo e gestione delle imprese, indicando sia le coperture di rete attuali alla data del 30 settembre 2021, sia quelle previste per i prossimi cinque anni”. Infratel ha in particolare richiesto che gli operatori partecipanti alla consultazione pubblica forniscano i seguenti documenti: (a) il piano dettagliato degli investimenti; (b) documentazione relativa all’architettura e alla struttura della rete sul territorio, agli apparati e alla tecnologie previste; (c) documentazione sul dimensionamento dei siti radio.

Sarà possibile partecipare alla consultazione pubblica inviando le informazioni e la documentazione richiesta, secondo le modalità indicate sul sito di Infratel Italia, entro e non oltre il 15 novembre 2021.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Approvata la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga “Verso la Gigabit Society”.

Autori :  Massimo D’Andrea e Giulia Zammataro

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