A tre mesi dalla data di efficacia delle modifiche al Codice del Consumo apportate dai D.lgs. 170 e 173/2021 in attuazione delle Direttive (UE) 770 e 771/2019, riviviamo il webinar organizzato dal team di Intellectual Property & Technology dello studio legale DLA Piper quale parte dei propri Innovation Breakfast per discutere delle novità introdotte e delle implicazioni per gli operatori coinvolti, tenuti a rivedere la propria operatività.
La registrazione webinar è disponibile di seguito
E’ possibile anche ascoltare il webinar in formato podcast di seguito e su Apple Podcasts, Google Podcasts, Spotify e Audible
Inoltre, trovate di seguito la presentazione che è stata mostrata durante l’evento
Abbiamo affrontato, tra gli altri, il tema delle maggiori garanzie e obblighi previsti a tutela dei consumatori (e maggiori oneri per i professionisti) sia con riferimento ai beni fisici che ai beni e servizi digitali e delle modifiche necessarie non solo alla documentazione contrattuale, ma anche all’operatività delle imprese.
Inoltre, sulla base delle richieste di assistenza più frequenti ricevute in questi mesi, abbiamo analizzato degli specifici business case su scenari e problematiche particolari che possono emergere dall’applicazione della nuova normativa, ivi incluse questioni relative a:
- l’applicazione del diritto di recesso in caso di vendita congiunta di beni fisici e beni/servizi digitali, quali ad esempio gli NFT, eventi/esperienze fisiche o digitali e servizi;
- l’utilizzo di dati personali come corrispettivo per la fornitura di contenuti e servizi digitali è compatibile con il principio di libertà del consenso;
- il termine entro il quale si debba garantire l’aggiornamento rispetto ai beni e servizi digitali, anche nel caso in cui si tratti di prodotti connessi come i prodotti IoT e in generale i prodotti smart.
L’incontro vedrà coinvolti professionisti dello Studio esperti della materia, che illustreranno gli aspetti più rilevanti e controversi connessi alla nuova normativa a tutela dei consumatori.
Su di un simile argomento, è possible leggere l’articolo “Le Condizioni di Servizio di un social media sono vessatorie secondo AGCM“.