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Sono disponibili i risultati dell’indagine del 2022 condotta dall’EUIPO sulle percezioni e il comportamento dei giovani europei di fronte rispetto ai prodotti contraffatti e la pirateria online.

I giovani cittadini europei, in quanto nativi digitali, si confrontano quotidianamente con i diritti di proprietà intellettuale. Le nuove generazioni costituiscono la maggior parte degli attuali utenti del sistema di proprietà intellettuale e, soprattutto, la totalità degli utenti futuri.

Pertanto, al fine di cambiare i loro comportamenti e le loro abitudini, occorre innanzitutto comprendere quali siano le percezioni e i comportamenti dei giovani rispetto ai diritti di proprietà intellettuale quando questi accedono a contenuti digitali o acquistano prodotti fisici.

A tale scopo, l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) ha svolto una indagine (Intellectual Property and Youth Scoreboard 2022) a livello europeo che mira a far luce sulle percezioni e sulle abitudini dei giovani europei rispetto all’acquisto di prodotti contraffatti e sulle più recenti tendenze nell’utilizzo di fonti online legali e illegali tra i giovani, ovvero sull’accesso a contenuti piratati. L’indagine è stata condotta tra il 7 e il 28 febbraio 2022 su un totale di 22.021 giovani europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

La nuova indagine dell’EUIPO ha confermato i risultati già individuati nelle precedenti edizioni del 2016 e del 2019. Tuttavia, l’indagine del 2022 offre informazioni più dettagliate rispetto alle percezioni, gli atteggiamenti e i fattori in grado di incidere sulle scelte dei giovani in un momento particolare come quello della pandemia, che ha visto aumentare in modo quasi esponenziale il commercio online e, di conseguenza, il consumo digitale, così incidendo sui comportamenti dei consumatori.

In tema di acquisto di prodotti contraffatti, la nuova indagine ha confermato che il 37% dei giovani ha acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi. Tale dato rappresenta un significativo aumento rispetto ai risultati ottenuti in occasione dei precedenti report (14% nel 2019). In particolare, in Italia il 27% dei giovani ha riferito di aver acquistato intenzionalmente un prodotto contraffatto. I principali prodotti contraffatti che i giovani acquistano intenzionalmente più di frequente sono abbigliamento e accessori (17%), seguiti da calzature (14%), dispositivi elettronici (13%) e prodotti per l’igiene, cosmetici, prodotti per la cura della persona e profumi (12%). L’indagine ha peraltro messo in luce come i giovani talvolta acquistino prodotti contraffatti non intenzionalmente, ma a causa di indicazioni fuorvianti e per via della difficoltà nel distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti.

Per quanto riguarda l’accesso a contenuti piratati, invece, il 21% dei giovani consumatori (ovvero circa 1 su 5) ammette di aver fruito di contenuti piratati consapevolmente negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, l’accesso da fonti legali sembra aver guadagnato terreno tra le nuove generazioni: il 60% afferma infatti di non aver utilizzato, riprodotto, scaricato o fruito in streaming di contenuti da fonti illegali nell’ultimo anno, rispetto al 51% nel 2019 e al 40% nel 2016. Le principali tipologie di contenuti piratati sono costituite da film (61%) e serie televisive (52%), seguiti da musica (36%), utilizzando principalmente siti web, applicazioni e canali di social media dedicati.

Dall’indagine del 2022 è emerso che i principali fattori capaci di influenzare il comportamento dei giovani europei, inducendoli ad acquistare prodotti contraffatti e ad accedere a contenuti piratati, sono il prezzo e la disponibilità dei prodotti, ma anche le influenze sociali, come ad esempio il comportamento dei familiari, amici, conoscenti, ma  anche di influencer e personaggi famosi. Ulteriori fattori capaci di incidere sulle abitudini dei consumatori, e da non sottovalutare, sono il generale disinteresse rispetto alla legittimità o meno del prodotto (o della fonte del contenuto), la difficoltà nel distinguere tra i prodotti originali e quelli contraffatti, nonché la facilità nel reperire od ordinare prodotti contraffatti online.

Invece, tra i principali deterrenti capaci di frenare tali comportamenti illeciti, i giovani europei hanno indicato i rischi personali di frode informatica e le minacce informatiche.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo: Pubblicato il report EUIPO – EUROPOL sulla contraffazione nell’UE.

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