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Con la delibera 368/22/CONS del 20 ottobre 2022, l’AGCom ha dato avvio alla consultazione pubblica concernente la definizione di linee guida in materia di sviluppo delle infrastrutture digitali e servizi di comunicazione elettronica, in attuazione dell’articolo 23 della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 (Legge n. 118/2022 – “Legge Concorrenza”).

L’art. 23 Legge Concorrenza ha infatti introdotto previsioni volte a favorire il coordinamento tra gestori di infrastrutture fisiche ed operatori di rete che intendano eseguire, direttamente o indirettamente, opere di infrastrutturazione. In particolare, è stato previsto che i gestori di infrastrutture fisiche e gli operatori di rete siano chiamati ad adottare “ogni iniziativa utile ai fini del coordinamento con altri operatori di rete in relazione al processo di richiesta dei permessi e ai fini della non duplicazione inefficiente di opere del genio civile e della condivisione dei costi di realizzazione”.

Come osserva l’Autorità, questa disposizione “mira a promuovere il riutilizzo delle infrastrutture fisiche esistenti, a creare le condizioni per il coordinamento nella realizzazione delle nuove opere di genio civile nonché a semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni per le opere civili”.

In questo contesto, è stato affidato all’AGCom il compito di adottare apposite linee guida al fine di garantire che in sede di esecuzione delle opere di infrastrutturazione (ossia opere di genio civile eseguite direttamente o indirettamente da ogni gestore di infrastrutture fisiche e ogni operatore di rete) “sia incentivata l’installazione di infrastrutture fisiche aggiuntive qualora necessarie a soddisfare le richieste di accesso degli altri operatori di rete”. Lo scopo della disposizione – come osserva l’AGCom – è quello di “incentivare l’installazione di tali infrastrutture fisiche aggiuntive, qualora necessarie a soddisfare le richieste di accesso degli operatori di rete”, trattandosi pertanto di “favorire l’installazione di elementi infrastrutturali aggiuntivi per la posa della fibra ottica, e non la fibra ottica stessa”.

L’Autorità identifica tali “elementi infrastrutturali” nei c.d. minitubi, “atti a contenere ciascuno un elevato numero di fibre ottiche”, i quali sono “gli elementi cui generalmente si fornisce l’accesso al fine di garantire l’installazione di fibra ottica in infrastrutture esistenti o di nuova realizzazione” e nelle c.d. “palificazioni”, individuate come “una seconda modalità di accesso possibile alle infrastrutture per la posa di fibra ottica”.

Le linee guida poste in consultazione pubblica sono pertanto volte a definire “una procedura che consenta, da un lato, agli operatori di rete di conoscere in anticipo la possibilità di disporre di minitubi o posizioni cavo su palificazioni, per la posa della fibra ottica in determinate zone del territorio” e dall’altro permetta al realizzatore delle opere di infrastrutturazione, “di valutare la possibilità di installare minitubi o posizioni cavo aggiuntive nell’ambito del progetto pianificato di opere civili, al fine di poterne disporre per soddisfare future richieste di accesso da parte degli operatori”.

Le linee guida si propongono di individuare le procedure da seguire per garantire il coordinamento tra domanda e offerta (di accesso alle infrastrutture per la posa di fibra ottica) al fine di incentivare l’installazione delle infrastrutture aggiuntive. In particolare, l’AGCom ritiene che tale obiettivo possa essere realizzato attraverso due distinte modalità: (i) il Coordinamento per lo sviluppo di infrastrutture per le reti di comunicazioni elettroniche con annuncio; (ii) l’Installazione volontaria di infrastrutture aggiuntive.

Nel documento posto in consultazione pubblica sono descritte le linee guida proposte dall’AGCom per disciplinare la procedura per ciascuna delle predette modalità, sulle quali l’AGCom chiede ai soggetti interessati di presentare osservazioni e suggerimenti.

In sintesi, il primo meccanismo prevede che un gestore di infrastrutture fisiche o un operatore di rete “che intende realizzare lavori di costruzione o ampliamento di infrastrutture adatte ad ospitare reti di comunicazione elettronica procede a rendere nota tale intenzione attraverso la pubblicazione di un annuncio sul proprio sito web”, nonché sul sistema SINFI (Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture) dandone altresì comunicazione all’AGCom e all’AGCM, per lo svolgimento delle rispettive funzioni di vigilanza. La pubblicazione dell’annuncio – il cui contenuto è disciplinato dalle linee guida – deve avvenire almeno 90 giorni prima della data di inizio dei lavori e a seguito della presentazione del progetto definitivo alle Autorità competenti per il rilascio delle autorizzazioni.

È previsto che l’annuncio specifichi il termine – che non può essere inferiore a 45 giorni – “entro cui i soggetti interessati, ossia gli operatori di rete, possono manifestare il proprio interesse all’acquisto (attraverso contratti in IRU o altra modalità diversamente concordata con il Realizzatore) dell’accesso alle infrastrutture adatte ad ospitare reti di comunicazione elettronica nell’ambito dell’intervento pianificato”.

Secondo l’AGCom, questa procedura “consentirebbe il coordinamento tra i soggetti che intendono sviluppare opere di genio civile […] per la posa di infrastrutture per le reti di comunicazione elettronica, senza interferire o ritardare il processo di richiesta dei permessi, ai fini della non duplicazione inefficiente di opere del genio civile e della condivisione dei costi di realizzazione, pur lasciando piena libertà di azione al proprietario dell’infrastruttura”.

La seconda modalità – alternativa alla prima – prevede che un gestore di infrastrutture fisiche o un operatore di rete “che intende realizzare o sta realizzando lavori di costruzione o di ampliamento di infrastrutture adatte ad ospitare reti di comunicazione elettronica […], laddove prevede di installare infrastrutture di rete aggiuntive da rendere disponibili agli operatori di rete interessati, procede a rendere nota tale intenzione attraverso la pubblicazione di una comunicazione sul proprio sito web, nonché sul sistema SINFI”, dandone altresì comunicazione all’AGCom. La pubblicazione della comunicazione – il cui contenuto è disciplinato dalle linee guida – deve avvenire almeno 30 giorni prima della data prevista di disponibilità dell’accesso, per gli operatori di rete, alle infrastrutture aggiuntive.

Questa seconda modalità consiste dunque nella formulazione di un’offerta a carattere volontario del soggetto che pianifica la realizzazione di nuove infrastrutture, che potrebbe prevedere l’installazione di minitubi e/o spazi di palificazione, aggiuntivi a quelli previsti nel suo progetto, al fine di soddisfare l’ulteriore domanda di servizi da parte dei soggetti interessati.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Le novità della Legge annuale per il mercato e la concorrenza nel settore delle comunicazioni elettroniche”.

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