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Con comunicato stampa dello scorso 24 novembre 2022, la Commissione europea ha informato della conclusione di un accordo con la Banca europea per gli investimenti (BEI) avente ad oggetto l’erogazione di una sovvenzione del valore di 40 milioni di euro finalizzata alla realizzazione di un’infrastruttura di comunicazione elettronica il cui obiettivo è di promuovere la connettività in fibra ottica ad alta velocità nell’area mediterranea.

Tale accordo, siglato a margine del Forum regionale dell’Unione per il Mediterraneo e della riunione ministeriale UE-vicinato meridionale, si colloca nell’ambito del “Progetto Medusa”, elaborato nel contesto della nuova agenda dell’Unione europea per il Mediterraneo, proposta nel 2021 e avente ad oggetto uno specifico piano di investimenti volti a stimolare la ripresa socioeconomica a lungo termine nell’area mediterranea.

Il Progetto Medusa è inoltre volto a contribuire alla Strategia Global Gateway dell’UE, ossia la strategia definita dalla Commissione europea con l’alto rappresentante dell’UE per promuovere connessioni intelligenti, pulite e sicure nei settori digitale, energetico e dei trasporti e per rafforzare i sistemi sanitari, di istruzione e di ricerca in tutto il mondo.

In particolare, il Progetto Medusa prevede la realizzazione di un cavo sottomarino in fibra ottica ad alta capacità e in grado di garantire elevate performance in termini di connettività per collegare Cipro, Francia, Italia, Portogallo e Spagna con Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia.

L’infrastruttura, che con una lunghezza di 7.100 Km sarà il più lungo cavo sottomarino in fibra ottica del Mediterraneo, è previsto che diventerà operativo tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Il cavo sarà costituito da 24 coppie di fibra ottica con una capacità di 20 Terabit al secondo per coppia.

Come descritto nel Factsheet relativo al Progetto Medusa, tale iniziativa risponderà alle seguenti esigenze:

  1. interconnettere direttamente, per la prima volta, le sponde settentrionali e meridionali del Mediterraneo e i Paesi meridionali dell’Unione europea tra loro, attraverso un cavo in fibra ottica ad alta capacità;
  2. affrontare il divario digitale con i Paesi partner dell’area meridionale del Mediterraneo aderenti al progetto;
  3. offrire una connettività sicura, con prestazioni fino a 200 Gigabit al secondo, per ogni Paese dell’Africa settentrionale;
  4. fornire uno strumento di connessione per lo sviluppo economico di tali Paesi.

Come si legge nel comunicato stampa, il Progetto Medusa consentirà agli operatori di comunicazioni elettroniche dell’Unione europea di ricoprire il ruolo di “partner essenziali per favorire la crescita socioeconomica della regione”.

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