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L’EU e l’EUIPO hanno pubblicato il report annuale sulle violazioni dei diritti IP nell’anno 2021 nell’Unione Europea.

Come avvenuto l’anno scorso con riferimento agli eventi del 2020, nel dicembre del 2022 la Direzione generale della Commissione Europea responsabile in materia fiscale e doganale e l’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) hanno pubblicato congiuntamente il loro report annuale in materia di violazione dei diritti di proprietà intellettuale con riferimento all’anno 2021.

Mediante il report sulle violazioni dei diritti IP nel 2021, le istituzioni, oltre che fornire i dati relativi alle merci che violano i diritti di proprietà intellettuale, hanno presentato gli sforzi compiuti dalle Autorità dei paesi europei nell’ambito della tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Inoltre, il documento pubblicato fornisce delle preziose informazioni per supportare l’analisi della violazione dei diritti IP nel territorio dell’Unione ed il ripensamento o lo sviluppo di nuove, più adeguate, misure contro il fenomeno della contraffazione, da parte delle Autorità a ciò preposte. Infatti, le cifre presentate e le riflessioni che ad esse si accompagnano sono utili strumenti per accrescere la comprensione del fenomeno ed elaborare le varie priorità d’azione.

Il report, intitolato “EU enforcement of intellectual property rights: results at the EU border and in the EU internal market 2021” evidenzia come, nell’Unione europea, nel corso del 2021, sono stati detenuti circa 86 milioni di articoli contraffatti.

Tale cifra, vertiginosa, rappresenta un aumento sostanziale, di quasi il 31%, rispetto al numero di articoli contraffatti rinvenuti nel 2020. All’aumento del volume dei prodotti, fortunatamente, non ha conseguito un aumento del valore delle merci contraffatte, che è diminuito di circa il 3%, assestandosi sui circa 1,9 miliardi di euro.

I numeri menzionati mostrano come la contraffazione dei diritti di proprietà intellettuale sia una attività redditizia per i soggetti coinvolti negli illeciti, e che i tentativi dispiegati nel corso degli ultimi anni per arginare questo fenomeno necessitano di modifiche e rafforzamenti.

Le cifre del report, inoltre, evidenziano come i 10 Stati Membri con il maggior numero di articoli falsi detenuti nell’Unione Europea nel 2021 hanno rappresentato circa il 97% del totale degli articoli falsi detenuti, con l’Italia che da sola ha detenuto ben il 39% del totale degli articoli menzionati, per un valore degli stessi pari al 41% del totale.

Si noti inoltre come, complessivamente, le sottocategorie più comuni di prodotti bloccati, fra tutti gli articoli contraffatti nell’intero territorio dell’UE, sono state: materiale da imballaggio, sigarette, abbigliamento e giocattoli.

Le categorie menzionate hanno rappresentato oltre il 50% dei prodotti.

Dal documento emerge poi, come dai risultati presentati dai report antecedenti, che la Cina è rimasta, anche nel 2021, il principale paese di origine della maggior parte delle merci contraffatte importate nell’UE, con Turchia e Hong Kong sui gradini del podio di questa “particolare” classifica.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “L’EUIPO ha pubblicato il report sulla violazione online del copyright nel settore media e intrattenimento”.

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