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Il gioco online FantaSanremo ha riscosso grandi successi negli ultimi anni, ponendo anche l’attenzione sull’importanza della compliance privacy per il trattamento di grandi quantità di dati personali dei giocatori.

Con la rubrica “Musica Legalissima” le professioniste e i professionisti del Dipartimento Intellectual Property and Technology di DLA Piper vi accompagnano durante il Festival di Sanremo 2024, esplorando le tendenze e i fenomeni più recenti del mondo della musica.

Inizia oggi Festival di Sanremo, che negli ultimi anni è diventato un evento sempre più partecipato anche dalla platea online attraverso l’uso di social network. Uno dei driver principali di questo fenomeno è stato sicuramente il FantaSanremo, un fantasy-game online che ogni anno attira sempre più giocatori, che, solo nel 2023, ha raggiunto la quota di poco più di quattro milioni di squadre.

Nato dall’idea di un gruppo di amici appassionati del Festival di Sanremo, il FantaSanremo consiste nel formare una squadra di cinque componenti, scelti tra gli artisti in gara a Sanremo, avendo un numero predeterminato di “baudi” (la valuta di gioco). Durante le serate di Sanremo, ciascun artista guadagnerà bonus o malus in base al verificarsi di diverse circostanze (es. l’artista guadagnerà punti qualora indossi un cappello durante la performance).

L’“edizione zero” del gioco contava 47 iscritti, ma la grande popolarità acquisita dal gioco negli ultimi anni, specialmente con l’entrata di Amadeus alla conduzione del Festival, ha dato forte visibilità alla piattaforma: da un lato è stato un aspetto più che positivo per il business di Mk2 srls (la società che gestisce la piattaforma – nonché la titolare del trattamento), che ha stretto partnership con importanti aziende, ma dall’altro ha posto l’attività del gioco sotto l’occhio attento delle autorità, compresa quella privacy, visto l’ingente numero di dati personali trattati. I creatori del FantaSanremo si sono, quindi, trovati a dover prestare un’attenzione particolare alla compliance privacy.

FantaSanremo: un esempio virtuoso per le aziende in rapida crescita

L’anno scorso, nel 2023, un DPO, su un noto social network, ha messo in luce come il sito FantaSanremo non fosse perfettamente conforme alla normativa privacy – forse, anche a causa della “giovane età” della piattaforma stessa. È stato rilevato che, proprio in relazione alle partnership (ossia, al trattamento dei dati che coinvolgeva un trasferimento degli stessi verso terzi, per finalità di marketing), il sito chiedeva un “consenso” obbligatorio per il trasferimento di dati a terzi, attraverso una casella da spuntare obbligatoriamente, per accedere alla dashboard della piattaforma e iniziare a creare la propria squadra. Nell’informativa, invece, era (giustamente) specificato che il sito avrebbe richiesto il consenso dei soggetti interessati al fine di comunicare i dati personali a terzi per finalità di marketing, solo in maniera facoltativa.

Dopo che questa problematica è stata messa in luce grazie alla circolazione della notizia sui vari social network, sembra che la piattaforma FantaSanremo abbia compreso l’importanza di essere conforme alla normativa privacy, soprattutto nell’ambito di un così vasto ed ampio trattamento dei dati. La piattaforma ha, infatti, adottato una serie di accortezze (e.g., la privacy policy è più completa, i consensi vengono raccolti in modo più trasparente ai sensi dell’art. 4 del GDPR, e i tempi di conservazione dei dati sono stati indicati in maniera più chiara) e dando quindi un ’esempio virtuoso a tutte quelle aziende che sono in forte espansione e che si ritrovano in poco tempo a gestire un’importante mole di dati.

Di sicuro il successo improvviso che ha avuto il FantaSanremo ha avuto come risvolto una (doverosa) maggior attenzione sulla compliance alla normativa privacy della piattaforma. Ed è incoraggiante sapere che il sito si è prontamente dimostrato volenteroso di rimediare agli errori fatti in passato.

In generale, il percorso FantaSanremo rispetto alla compliance privacy può offrire degli spunti soprattutto nel settore dei giochi online, che si ritrovano in breve tempo a trattare grandi quantità di dati, anche relativi a minori spesso non ponendo la giusta attenzione sugli aspetti coinvolti in tali attività. Il percorso compiuto dal FantaSanremo nella compliance privacy offre degli interessanti spunti anche per altre piattaforme di gioco online che si trovano a trattare importanti quantità di dati personali.

L’importanza della privacy anche nel settore del gioco online

E proprio in tale ultimo senso, partendo dal “caso” di FantaSanremo, non si può non fare un parallelismo con altre piattaforme o giochi, appartenenti al settore gaming. La questione del trattamento dei dati da parte di queste piattaforme è spesso sottovalutata: ci si focalizza sempre più sul servizio offerto (i.e., il gioco) tralasciando importanti aspetti di compliance che non possono essere confinati in secondo piano. Attraverso queste piattaforme vengono infatti condivise importanti quantità di dati, che frequentemente coinvolgono minori, e spesso il trattamento dei dati è proprio incentivato da meccanismi del gioco stesso.

Benché il Garante Privacy italiano non sia ancora attivato in tal senso, altre autorità europee (come il CNIL) e anche extra-europee (come la Federal Trade Commission negli USA), negli ultimi mesi, sono intervenute nei confronti di colossi dei videogiochi sanzionando proprio tali piattaforme a causa dell’illecito trattamento di dati personali.

In conclusione, è necessario prestare attenzione alla compliance privacy e garantire che il trattamento dei dati venga svolto in modo lecito e sicuro non sottovalutando il largo impatto che piattaforme di gioco (che possono coinvolgere anche minori) possono avere sugli utenti, per garantire che gli utenti possano godere della piattaforma in modo sicuro e, allo stesso tempo, per evitare ingenti sanzioni da parte delle autorità.

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Autrici: Enila Elezi e Roxana Smeria 

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