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Il quarto Osservatorio sulle Comunicazioni per il 2023 pubblicato dall’AGCom contiene i dati relativi ai primi nove mesi del 2023.

I dati riportati nell’Osservatorio sulle Comunicazioni indicano che nel periodo di riferimento vi è stata una flessione degli accessi complessivi per la rete fissa su base annua quantificabile in 215 mila unità, sebbene rispetto al corrispondente periodo del 2019 si sia registrato un aumento degli accessi per la rete fissa pari a 87 mila unità. Le linee complessive della rete fissa erano poco più di 20 milioni a settembre 2023.

L’AGCom informa che le tradizionali linee basate su tecnologie in rame si sono ridotte di circa 168 mila unità su base trimestrale e di circa 857 mila unità (di cui 741 mila unità per la tecnologia DSL) rispetto a settembre 2022 (con una riduzione di circa 6,15 milioni di accessi nell’ultimo quadriennio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie più evolute sono aumentate di circa 641 mila unità rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Se nel mese di settembre 2019 il 49,6% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni, nel corrispondente mese del 2023, essi si sono più che dimezzati, attestandosi al 18,7%.

Rispetto a settembre 2022 si è registrata una lieve flessione (-3,9%) nel numero di accessi in rete FTTC (“Fiber To The Cabinet”), con un totale di circa 9,95 milioni di accessi a settembre 2023. Gli accessi alla rete in tecnologia FTTH (“Fiber To The Home”) sono aumentati di circa 905 mila unità su base annua (con una crescita del 26,7%), ammontando a circa 4,30 milioni di accessi a fine settembre 2023. In crescita, anche se in misura più contenuta, risultano anche le linee FWA (“Fixed Wireless Access”) che, con un incremento di quasi 140 mila unità nell’anno in corso (e quindi del 7,3% rispetto a settembre 2022), hanno raggiunto 2,07 milioni di linee a settembre 2023.

A fine settembre 2023, le linee broadband complessive ammontavano a poco meno di 18,9 milioni, risultando in leggera riduzione (quantificabile in 100 mila unità, pari allo 0,5%) su base annua.

Come si apprende dal comunicato stampa che accompagna la pubblicazione dell’Osservatorio, le dinamiche appena descritte hanno determinato un consistente aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata; le linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s a settembre 2023 ammontavano al 71,8% del totale, a fronte del 37,4% registrato a settembre 2019.

Si riconferma al contempo il trend in crescita del consumo di dati: il volume complessivo dei dati consumati giornalmente nei primi nove mesi dell’anno è aumentato del 13,3% rispetto al dato registrato a settembre 2022 e del 118% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Ciò si riflette sui dati unitari di consumo: il dato del traffico giornaliero registrato in relazione a ciascuna linea broadband è quasi raddoppiato nel periodo 2019 – 2023, passando da una media giornaliera di 4,13 a 8,21 GB per ciascuna linea.

Con riferimento al segmento della rete mobile, a fine settembre 2023, l’AGCom riporta che il numero complessivo delle SIM (sia c.d. “human”, ossia “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono interazione umana, che M2M, ossia “machine-to-machine”) è stato pari a 108,5 milioni (con un aumento di circa 1,4 milioni su base annua, e quindi dell’1,3%). In particolare, le SIM M2M sono aumentate di oltre 1 milione di unità in un anno, mentre, nello stesso arco temporale, l’incremento di quelle human è risultato pari a 348 mila unità (per un totale di 78,9 milioni SIM human a settembre 2023, per il 13,4% appartenenti alla clientela business e per il restante 86,6% a quella residenziale cosiddetta consumer).

Come descritto dall’AGCom, sono valutabili in circa 57,2 milioni le SIM human che hanno prodotto traffico dati nel corso dei primi nove mesi dell’anno, valore superiore di circa 340 mila unità rispetto al corrispondente valore del 2022. Il relativo consumo medio unitario giornaliero del periodo gennaio-settembre è stimabile in circa 0,77 GB, in crescita del 22,4% rispetto al 2022 e di oltre il 240% dal corrispondente periodo del 2019, quando risultava stimabile in 0,22 GB.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Osservatorio sulle comunicazioni dell’AGCom per il primo semestre del 2023”.

Autori: Massimo D’Andrea, Flaminia Perna e Matilde Losa

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