Il 19 marzo 2024, la Commissione Europea ha pubblicato le sue raccomandazioni sulle misure da adottare per combattere la contraffazione e rafforzare l’enforcement dei diritti di proprietà intellettuale.
Alcune di queste raccomandazioni riguardano specificatamente i nomi di dominio, e in particolare i registri dei domini di primo livello (TLD) e le entità coinvolte nei servizi di registrazione dei nomi di dominio, come i registrar e i reseller. Le strategie delineate comprendono sia misure preventive che reattive, volte a impedire l’accesso ai malfattori e a contrastare efficacemente le registrazioni abusive.
I nomi di dominio possono violare i diritti di proprietà intellettuale, con le ben note attività di cybersquatting o di typo-squatting.
La Commissione evidenzia, quindi, l’importanza dell’accuratezza e della completezza dei dati di registrazione dei nomi a dominio (dati WHOIS) per garantire la sicurezza e la stabilità del sistema dei nomi a dominio.
Per questo motivo, la Direttiva (UE) 2022/2555 obbliga gli Stati membri a richiedere ai registri dei TLD e alle entità che forniscono servizi di registrazione dei nomi a dominio di raccogliere e mantenere dati di registrazione accurati e completi in un database dedicato che consenta di identificare e contattare i titolari dei nomi di dominio. L’accesso a dati specifici di registrazione dei nomi a dominio deve essere fornito su richiesta legittima e debitamente documentata da parte del legittimo richiedente. L’accuratezza e la completezza dei dati di registrazione dei nomi a dominio possono svolgere anche un ruolo centrale nell’enforcement dei diritti di proprietà intellettuale.
Le misure preventive raccomandate includono anche l’introduzione di termini e condizioni che prevedono la sospensione o la cancellazione della registrazione del nome di dominio in caso di violazione dei diritti di proprietà intellettuale, nonché la fornitura ai registranti di accesso ai registri di proprietà intellettuale durante il processo di registrazione per verificare l’esistenza di segni anteriori confliggenti già registrati. Inoltre, si raccomanda l’implementazione di procedure di verifica per i dati di registrazione dei nomi di dominio.
Le misure reattive prevedono la correzione dei dati di registrazione errati e il riconoscimento del diritto di accesso alle informazioni personali dei registranti, in conformità con la Direttiva 2004/48/CE.
Un altro aspetto fondamentale riguarda l’estensione del sistema di informazione e allerta sui nomi di dominio per includere anche le Indicazioni Geografiche (IG), in linea con il recente Regolamento EU sulle IG. Le IG sono denominazioni che identificano un prodotto come originario da un determinato luogo, attribuendogli qualità, reputazione o caratteristiche che sono intrinseche a quella specifica regione geografica. Estendere questo sistema alle IG è fondamentale per evitare la registrazione di nomi di dominio in violazione delle IG.
La cooperazione tra operatori pubblici e privati è, inoltre, essenziale per contrastare la violazione dei diritti di proprietà intellettuale. È importante, infine, designare un singolo punto di contatto per l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale e promuovere l’adozione di procedure di risoluzione delle controversie alternative (ADR) per affrontare le dispute relative ai nomi di dominio, offrendo un’alternativa più economica e rapida rispetto alle procedure legali tradizionali.
In conclusione, le raccomandazioni dell’UE rappresentano un importante passo avanti nella tutela dei diritti di proprietà intellettuale, inclusi i nomi di dominio, contribuendo a creare un ambiente online più sicuro e protetto per tutti gli attori coinvolti. L’attuazione di queste misure preventive e reattive, insieme alla promozione della cooperazione e della risoluzione delle controversie attraverso le procedure ADR, costituirà un fondamento solido per contrastare efficacemente la contraffazione e garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nell’era digitale.
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