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Lo scorso 29 aprile il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il Regolamento (UE) 2024/1309, ossia il regolamento sulle infrastrutture Gigabit (“Gigabit Infrastructure Act” o “Regolamento”), presentato a febbraio 2023 dalla Commissione europea nell’ambito del cd. connectivity package, un pacchetto di misure finalizzate alla promozione di infrastrutture che possano garantire a tutti i cittadini e le imprese nell’UE di disporre di una connettività che consenta la velocità di 1 Gigabit al secondo.

Il Regolamento è stato pubblicato l’8 maggio 2024 sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il Gigabit Infrastructure Act reca principalmente misure finalizzate a ridurre i costi per la realizzazione di reti di comunicazioni elettroniche in tecnologia Gigabit (ossia, una connettività che consenta la velocità di 1 Gigabit al secondo) e si pone l’obiettivo di incentivare la fornitura di reti ad altissima capacità, promuovendo l’uso congiunto delle infrastrutture fisiche già esistenti e favorendo la realizzazione più efficiente di nuove infrastrutture fisiche.

Il regolamento sulle infrastrutture Gigabit si propone di risolvere una serie di ostacoli che attualmente rallentano l’implementazione delle reti ad altissima velocità.

La disciplina prevede che gli operatori di rete e gli enti pubblici che possiedono o controllano infrastrutture fisiche (anche infrastrutture fisiche all’interno degli edifici – cd. in-building physical infrastructures) siano chiamati a soddisfare, su richiesta scritta di un operatore, tutte le richieste ragionevoli di accesso a tali infrastrutture a condizioni eque e ragionevoli, anche riguardo il prezzo, ai fini dell’installazione di elementi di reti ad altissima capacità o di risorse correlate. È altresì previsto che le richieste debbano essere soddisfatte a condizioni non discriminatorie.

Il Regolamento prevede anche una serie di condizioni al ricorrere delle quali gli operatori di rete e gli enti pubblici possono rifiutare l’accesso a specifiche infrastrutture fisiche.

Il Gigabit Infrastructure Act pone anche misure per semplificare le procedure di rilascio dei permessi e la concessione dei diritti di passaggio necessari per l’installazione di reti e infrastrutture fisiche.

Viene, inoltre, istituito lo strumento del c.d. “sportello unico” al fine di facilitare l’accesso alle informazioni, alle procedure e ai servizi necessari per l’accesso, l’installazione e la manutenzione delle infrastrutture di comunicazione elettronica; le funzioni dello “sportello unico” saranno svolte da uno o più organismi competenti nominati dagli Stati membri a livello nazionale. Lo sportello unico permette di semplificare le interazioni tra gli operatori e le autorità competenti, rafforzandone il coordinamento.

Come si legge nel Regolamento un’infrastruttura digitale basata su reti ad altissima capacità costituisce il pilastro di “quasi tutti i settori di un’economia moderna e innovativa”, favorendo “servizi innovativi, una maggiore efficienza delle operazioni commerciali e società digitali intelligenti e sostenibili, contribuendo nel contempo al conseguimento degli obiettivi climatici dell’Unione” ed è “di importanza strategica per la coesione sociale e territoriale e, in generale, per la competitività, la resilienza, la sovranità digitale e la leadership digitale dell’Unione”.

Il Regolamento troverà applicazione a partire dal 12 novembre 2025.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Gigabit Infrastructure Act: Raccomandazione della Commissione UE”.

Autori: Massimo D’Andrea e Matilde Losa

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