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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Infinite Styles Services CO. Limited, che gestisce il sito web italiano di Shein, per la possibile ingannevolezza di alcune affermazioni sulla sostenibilità del brand (c.d. greenwashing) riportate nelle sezioni “#SHEINTHEKNOW”, “evoluSHEIN” e “Responsabilità sociale” del sito del famoso colosso cinese dell’ultra fast fashion.

Negli ultimi anni Shein si è spesso trovata al centro di accese polemiche per svariate ragioni. L’azienda è stata accusata di impiegare sostanze chimiche dannose nei suoi prodotti venduti in Europa, suscitando serie preoccupazioni per la salute dei consumatori. Inoltre, il suo modello di produzione di massa, che consente di vendere i capi a prezzi irrisori, contribuirebbe a una significativa generazione di rifiuti tessili, alimentando preoccupazioni ambientali. Inoltre, Shein è tristemente nota per le miserabili condizioni di lavoro dei suoi dipendenti, costretti ad affrontare turni estenuanti, ricevendo compensi inadeguati.

Oggi, invece, sul proprio sito web, Shein sostiene di essere impegnata nella sostenibilità. Secondo AGCM, invece, a fronte della crescente sensibilità dei consumatori per l’impatto delle loro scelte di consumo sull’ambiente, Shein starebbe cercando di veicolare un’immagine di sostenibilità produttiva e commerciale dei propri capi d’abbigliamento attraverso asserzioni ambientali generiche, vaghe, confuse e/o fuorvianti in tema di “circolarità” e di qualità dei prodotti e del loro consumo responsabile.

In particolare, Shein dichiara che la propria collezione di abbigliamento “evoluSHEIN” è sostenibile, e ciò, secondo AGCM, induce in errore i consumatori riguardo alla quantità utilizzata di fibre “green”, omettendo anche di informarli sulla non ulteriore riciclabilità dei capi d’abbigliamento. Inoltre, secondo AGCM, Shein enfatizza in maniera generica il proprio impegno “green” anche nell’ambito del processo di decarbonizzazione delle proprie attività, mentre gli obiettivi indicati sul sito web risultano contraddetti dal consistente incremento delle emissioni di gas serra indicato nei rapporti sulla sostenibilità di Shein per il 2022 e il 2023.

L’istruttoria dell’AGCM arriva in un contesto di crescente attenzione per la sostenibilità, amplificata dall’introduzione della nuova Direttiva “Green Claims” (UE 2024/825), entrata in vigore lo scorso 26 marzo. Questa normativa, che diventerà pienamente applicabile dal 27 settembre 2026, mira a contrastare il greenwashing e promuovere una transizione ecologica trasparente. Le aziende saranno tenute a rispettare standard più rigorosi per le affermazioni ambientali, garantendo così una comunicazione più chiara e responsabile verso i consumatori.

Su un argomento simile può essere d’interesse l’articolo Regolamento Europeo 2024/178: verso la sostenibilità e tracciabilità dei prodotti.

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