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Nel più ampio quadro del Global Innovation Index (GII) – la cui edizione 2024 verrà pubblicata il prossimo 26 settembre- al fine di individuare quali siano i sistemi economici maggiormente influenti a livello mondiale, si manifesta di fondamentale importanza il “Top 100 science and technology (S&T) clusters ranking“, già reso pubblico in anteprima.

La classifica in parola permette di rilevare le aree geografiche- che prendono il nome di clusters- con la più elevata presenza di autori e inventori operanti nel settore tecnologico e scientifico.

I fattori presi in considerazione per la stesura della classifica dei primi cento clusters globali sono due: la provenienza geografica degli inventori che compaiono nelle domande di brevetto depositate secondo il WIPO Patent Cooperation Treaty e l’origine degli autori dei principali articoli scientifici pubblicati nel corso dell’anno. Entrambi i criteri in parola costituiscono d’altronde un indiscutibile indice di innovazione.

Analizzando i risultati registrati nel 2024, vi è poca sorpresa nel constatare una tendenziale conferma degli esiti ottenuti nell’anno precedente: salgono sul podio Cina (con 26 clusters), USA (20 clusters) ed Europa (in particolare la Germania, con 8 clusters). Ciò che è interessante notare, invece, è che non sempre al maggior sviluppo tecnico e scientifico di alcuni Paesi ha fatto seguito un buon posizionamento nella classifica in esame. Al contrario, si può notare come i clusters delle economie ad alto reddito abbiano seguìto un ritmo più lento rispetto alle economie a medio reddito. Il motivo di un simile esito va ricercato nel ritmo con cui l’innovazione si espande, lento nei Paesi più sviluppati, estremamente veloce in quelli in via di sviluppo.  Di conseguenza, non stupisce come tra i primi cento classificati, oltre alla Cina, compaiano altre sette economie a medio reddito, tra le quali spicca l’Egitto, unico cluster africano per quanto concerne il settore scienza e tecnologia.

Da ultimo, il GII consente di scattare una diapositiva che ritrae il tipo di innovazione rilevabile nei vari clusters. Così, è possibile osservare come i clusters africani siano incentrati sulla pubblicazione di articoli scientifici più che sull’attività brevettuale e come la stessa tendenza sia tipica di altre economie in via di sviluppo. D’altro canto, nei Paesi maggiormente industrializzati, l’innovazione si fa largo tanto attraverso le pubblicazioni, quanto attraverso i brevetti.

Su un argomento simile può essere di interesse l’articolo “La WIPO pubblica il suo report annuale sugli IP right nel mondo“.

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