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Da sempre il Natale è una grande fonte di ispirazione per le creazioni intellettuali, siano esse letterarie, musicali o cinematografiche, anche grazie all’alto tasso di redditività di tali opere per i loro creatori. Esempi in questo senso sono l’iconico brano All I Want for Christmas Is You, oggetto di una controversia giudiziale che sta per giungere al termine, ma alcuni personaggi di fantasia, come il Grinch, la cui immagine è tutelata capillarmente dalla società che ne detiene i diritti.

  1. I diritti sul brano “All I Want for Christmas Is You”

È di poche settimane fa la notizia che il procedimento avviato due anni fa in California circa il presunto plagio dell’opera “All I want for Christmas is You” stia giungendo a termine e, da quanto trapelato, pare estremamente probabile che ad uscirne vincitrice sarà Mariah Carey, che potrà quindi continuare come ogni anno a monetizzare grazie all’enorme diffusione del brano in televisione, nei film e nei negozi.

La vicenda risale all’estate del 2022, quando l’autore Vince Vance ha citato in giudizio Mariah Carey per violazione del copyright, sostenendo che il brano violerebbe il diritto d’autore di una sua omonima canzone del 1989. Dopo alcune vicissitudini processuali, nell’agosto di quest’anno i legali di Carey hanno richiesto l’archiviazione della causa, sostenendo che le accuse di Vance non supererebbero il cd. “test estriseco di somilgianza” messo a punto dalla Corte d’Appello del Nono Circuito (ossia uno dei circuiti regionali del sistema giudiziale americano). Tale test consente di valutare le somiglianze tra due opere, concentrandosi solo sugli elementi tutelabili dell’opera dell’attore ed escludendo dall’analisi gli elementi non tutelabili (Cavalier v. Random House, Inc., 297 F.3d 815, 822 (9th Cir. 2002). Ciò che rimane dopo tale selezione viene messo a confronto con gli elementi corrispondenti dell’opera del convenuto per valutare le somiglianze tra le opere.

Da quanto trapelato negli Stati Uniti, il Giudice avrebbe recentemente anticipato l’intenzione di accogliere la richiesta di archiviazione.

Al netto del fatto che non sono pubblici tutti i dettagli della questione, è interessante notare come una recente decisione del Tribunale di Roma in materia di plagio musicale adotta un ragionamento piuttosto simile al “test estrinseco di somiglianza“, concludendo che in caso di plagio parziale di opera musicale occorre accertare (a) il carattere di creatività, novità e compiutezza dei frammenti musicali che si assumono plagiati, (b) la sussistenza o meno di una identità sostanziale tra i frammenti plagiati ed i plagiari, e (c) in presenza di identità sostanziale, se il frammento dell’opera plagiata, a seguito dell’inserimento nell’opera plagiaria, abbia acquisito una sua rilevanza autonoma ed un valore artistico diverso (Tribunale Roma, 10 marzo 2022, n. 3794).

  1. I brani caduti in pubblico dominio

La redditività delle canzoni e, più in generale, delle opere natalizie, spiega anche l’importanza per molti media di verificare di anno in anno quali diventino di pubblico dominio. L’entrata di un’opera nel pubblico dominio segna, infatti, il passaggio dal monopolio dell’autore, o dei suoi eredi, alla fruizione libera e senza restrizioni da parte della collettività. in quest’ottica, la normativa italiana prevede una tutela delle opere di 70 anni dalla morte dell’autore (Art. 25 L.A.).

Se si guarda alla musica, ad esempio, c’è un’ampia gamma di canzoni natalizie che sono di dominio pubblico (o almeno lo sono le loro composizioni), tra cui canzoni come Jingle Bells, Deck the Halls e Silent Night, che infatti sono frequentemente riprodotte in moltissimi film di Natale.

L’entrata nel pubblico dominio consente ai produttori cinematografici di pagare molto meno (ad esempio, solo la quota dovuta al produttore fonografico se il master è recente) o non pagare affatto, per la sincronizzazione di una canzone all’interno di un film, sincronizzazione che invece di norma ha costi elevatissimi, soprattutto quando si tratta di brani iconici. Similmente, tali canzoni possono essere utilizzate con costi molto contenuti o nulli all’interno di programmi televisivi o altrove.

  1. I diritti sui personaggi di fantasia

Intorno al Natale sono poi stati creati numerosi personaggi di fantasia, a partire ovviamente da Babbo Natale. Tra questi, una figura chiave della cultura pop, soprattutto dopo il successo del film del 2000 diretto da Ron Howard è il Grinch, i cui diritti sono gestiti da una società leader nel settore dell’intrattenimento per bambini.

Tale società è notoriamente attiva nella tutela di tutti i diritti che ruotano attorno al personaggio, avendo in passato contestato sia l’uso di marchi simili ai marchi registrati dalla stessa, recanti il nome del personaggio, sia la riproduzione non autorizzata delle sue sembianze e caratteristiche, anche in contesti non particolarmente esposti. Ad esempio, la società in passato ha diffidato alcuni fotografi che durante il periodo natalizio utilizzavano le sembianze del Grinch per organizzare servizi fotografici per le famiglie.

Anche in Italia il diritto d’autore tutela i personaggi di fantasia come creazione dell’ingegno distinta e separata dal resto dell’opera in cui sono inseriti, con la conseguenza che anche un solo personaggio di fantasia, se ben delineato nei suoi elementi tipici, è meritevole della protezione offerta dalla legge.

A questo tipo di tutela si può aggiungere la registrazione del nome del personaggio come marchio, che gioca spesso un ruolo fondamentale anche per la possibilità di rinnovo decennale, e quindi anche successivamente alla caduta in pubblico dominio dell’opera.

In conclusione, il Natale rappresenta un momento cruciale per l’industria culturale, sia come fonte di ispirazione per nuove creazioni artistiche – spesso accompagnate da rilevanti questioni di diritto della proprietà intellettuale – sia come periodo strategico per le entrate economiche degli autori e degli artisti.

Su un argomento simile, può essere di interesse l’articolo “Diritto d’autore nel mondo della musica: Kanye West e l’uso non autorizzato di “Everybody” dei Backstreet Boys nel suo prossimo brano“.

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