by

Louis Vuitton ha ottenuto un’importante vittoria, riuscendo a bloccare la registrazione di un marchio che riprendeva elementi visivamente simili al suo celebre “Toile Monogram”. L’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (“EUIPO“) ha respinto la richiesta di registrazione presentata da un cittadino cinese, riaffermando la tutela contro tentativi di sfruttamento di marchi di lusso iconici.

Il contenzioso

La vicenda ha avuto inizio nel febbraio 2023, quando è stata depositata una domanda per registrare un motivo decorativo composto da elementi floreali e dalle lettere “B” e “R”. Louis Vuitton ha immediatamente presentato opposizione, sostenendo che il nuovo segno avrebbe ingiustamente beneficiato della reputazione consolidata del “Toile Monogram”, un simbolo di lusso e raffinatezza dal 1896. L’opposizione era basata sull’Articolo 8, comma 5 del Regolamento sul Marchio dell’Unione Europea (“RMUE“), sostenendo che il marchio depositato avrebbe pregiudicato il carattere distintivo del monogramma dell’opponente, traendone un indebito vantaggio.

Reputazione e vantaggio indebito: l’Articolo 8, comma 5 RMUE

Il punto centrale della controversia ruotava attorno all’Articolo 8, comma 5, dell’RMUE, che permette ai titolari di un marchio registrato che gode di rinomanza di opporsi a nuove registrazioni qualora queste sfruttino la notorietà del marchio anteriore, anche in assenza di confusione diretta tra i due segni.

L’EUIPO ha accolto le argomentazioni di Louis Vuitton, evidenziando l’importanza di proteggere i marchi notori da utilizzi inappropriati da parte di terzi. Decisivo è stato il riconoscimento della grande reputazione goduta dal monogramma di Louis Vuitton nell’UE, con un’attenzione particolare a Francia e Italia. La maison ha presentato una vasta documentazione, tra cui articoli di stampa, campagne pubblicitarie e la partecipazione a eventi prestigiosi come la Coppa del Mondo FIFA e il Gran Premio di Monaco di Formula 1, dimostrando come il monogramma venga da sempre associato a prodotti di lusso come borse, valigie e abbigliamento.

Per l’EUIPO, la reputazione in questo caso non si limita alla semplice notorietà commerciale, ma si estende a un livello di riconoscimento che trascende la presenza sul mercato. La divisione di opposizione ha concluso che il monogramma di Louis Vuitton ha raggiunto una notorietà tale da garantire una protezione rafforzata, soprattutto nei settori della pelletteria e della moda, in cui detiene una posizione di mercato significativa.

Somiglianza visiva e concettuale tra i segni

Anche l’aspetto visivo dei segni ha giocato un ruolo chiave nella decisione. Sebbene fossero presenti alcune differenze minori, l’EUIPO ha rilevato che la struttura e gli elementi del marchio oggetto dell’opposizione erano sufficientemente simili da creare rischio di confusione. Entrambi i segni presentavano motivi floreali e stelle ripetuti, che avrebbero potuto indurre i consumatori a collegare i prodotti non autorizzati a quelli di Louis Vuitton.

Inoltre, l’EUIPO ha considerato la possibilità di un’associazione tra i due marchi, vista la sovrapposizione delle categorie di prodotti interessate, tra cui borse, abbigliamento e accessori.

Il rischio di sfruttamento parassitario

La decisione ha posto l’accento sul rischio che la registrazione del marchio opposto comportasse un ingiusto sfruttamento della reputazione di Louis Vuitton. Utilizzando un motivo simile al monogramma del marchio di lusso, il terzo avrebbe potuto trarre vantaggi commerciali significativi, senza investire in attività di marketing o pubblicità. Questo sfruttamento avrebbe conferito ai prodotti non autorizzati un’aura di esclusività e prestigio, qualità che il pubblico associa strettamente a Louis Vuitton.

Un segnale forte sulla tutela dei marchi di lusso

Questa decisione ribadisce l’importanza della protezione dei marchi di lusso nell’Unione Europea. Il successo di Louis Vuitton nel bloccare la registrazione del marchio mette in luce il valore cruciale della reputazione nel diritto dei marchi e l’importanza di impedire che terzi traggano vantaggio dall’immagine di brand consolidati. L’EUIPO ha così confermato il proprio impegno a difendere la distintività dei marchi celebri contro il rischio di imitazione e diluizione.

Su un argomento simile può essere di interesse l’articolo: “Marchi di lusso e parodia: una combinazione alla moda?”

(Visited 1 times, 1 visits today)
Close Search Window