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L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (“EUIPO”) ha pubblicato il suo report più recente sulla violazione online del copyright, intitolato “Online copyright infringement in the European Union” e incentrato su film, musica, pubblicazioni, software e contenuti televisivi (il “Report“).

Questo Report segue diversi studi dell’EUIPO sull’evoluzione della violazione online del copyright (infatti, precedenti report su questi temi sono già stati pubblicati nel 2019, 2021 e 2023) e approfondisce le complessità della violazione online del copyright, tenendo conto delle tendenze e dei dati più recenti fino al 2023.

Il Report 2024 offre un’analisi dettagliata del consumo illegale via web di contenuti protetti, musica, film, software e pubblicazioni negli Stati membri dell’UE, introducendo anche un focus triennale (2021-2023) sulla pirateria di software e pubblicazioni, temi che in precedenza non erano al centro dell’attenzione dell’EUIPO.

Il Report è strutturato in due segmenti principali: uno dedicato a un’analisi descrittiva dei dati, che permette ai lettori di comprendere i modelli di pirateria digitale, e un altro focalizzato sull’analisi econometrica dei dati raccolti, che presenta un esame statistico delle variabili socioeconomiche che influenzano la pirateria negli Stati membri dell’UE.

Secondo i dati analizzati dall’EUIPO, l’entità della pirateria televisiva negli Stati membri dell’UE si è stabilizzata nel 2023 a 5,1 accessi per utente internet al mese. Tuttavia, questi dati, basati sull’intera UE, non rappresentano una situazione omogenea, poiché i dati e le circostanze materiali variano notevolmente tra i diversi Stati membri. Lo streaming rimane il mezzo di violazione più comune, mentre i dispositivi desktop vengono utilizzati più frequentemente dei dispositivi mobili per accedere ai contenuti televisivi piratati, rappresentando circa il 60% degli accessi totali.

Significativamente, la pirateria cinematografica nell’UE è diminuita di circa il 25% nel 2023, con una media di 0,9 accessi per utente internet al mese. In questo contesto, lo streaming rimane il metodo di violazione dominante, rappresentando il 74% degli accessi, seguito dal torrenting. I desktop sono i dispositivi preferiti, ma i dispositivi mobili seguono da vicino secondo le evidenze numeriche ottenute dai ricercatori.

Contrariamente a quanto sopra, e non sorprendentemente, la pirateria del software nell’UE è aumentata del 6% nel 2023, con una media di 0,9 accessi per utente internet al mese. I mobile software, inclusi i giochi, costituiscono il genere più piratato.

Infine, i ricercatori hanno valutato che la pirateria musicale si è chiusa nel 2023 con 0,6 accessi per utenti internet al mese nell’UE, leggermente al di sopra dei livelli del 2022. Il metodo preferito per accedere alla musica piratata è il ripping, che rappresenta quasi la metà di tutti gli accessi alla musica piratata nel 2023. Tuttavia, esistono differenze significative riguardo ai metodi preferiti per il consumo di musica piratata nei 27 Stati membri dell’UE.

Il Report ha confermato che la violazione online del copyright è un fenomeno complesso e sfaccettato, con tendenze che cambiano nel tempo e che, secondo l’analisi econometrica condotta dall’EUIPO, fattori economici e sociali possono influenzare l’aumento o la diminuzione della pirateria online.

Un’altra conclusione che può essere tratta da questo rilevante Report e che dovrebbe essere presa in considerazione nel dibattito sulla violazione del copyright è che il volume delle offerte legali disponibili negli Stati membri contribuisce a ridurre la pirateria in quasi tutti i domini.

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