by

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), con la sentenza del 27 febbraio 2025 nella causa C-517/23, ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle attività che ricadono nella definizione di “pubblicità dei medicinali” così come regolata dalla Direttiva 2001/83/CE (Direttiva sui medicinali).

Secondo la CGUE, rientrano nella nozione di “pubblicità dei medicinali” tutte le azioni finalizzate a promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita o il consumo di tali prodotti, anche se non singolarmente individuati. Al contrario, la Direttiva sui medicinali non si applica alle campagne pubblicitarie che mirano esclusivamente a influenzare la scelta della farmacia dove acquistare i prodotti.

Il caso DocMorris

La vicenda ha avuto origine in Germania e riguarda DocMorris, una farmacia olandese che dal 2012 ha avviato diverse campagne promozionali destinate ai clienti tedeschi, offrendo incentivi economici per l’acquisto di medicinali soggetti a prescrizione. Le promozioni includevano:

  • sconti e pagamenti diretti per l’acquisto di medicinali soggetti a prescrizione;
  • premi in denaro, di importo variabile tra 2,50 e 20 euro;
  • buoni sconto utilizzabili per l’acquisto di medicinali senza obbligo di prescrizione e altri prodotti per la cura della persona.

L’Ordine dei Farmacisti della Renania Settentrionale aveva contestato tali pratiche, ottenendo provvedimenti provvisori dal Tribunale di Colonia che avevano inizialmente vietato le campagne pubblicitarie in questione. Nel corso dei procedimenti originatisi dall’impugnazione di tali provvedimenti, la Corte Federale di Giustizia tedesca aveva infine rimesso la questione alla CGUE chiedendo di pronunciarsi sui seguenti punti:

  • Se la pubblicità per l’acquisto di medicinali soggetti a prescrizione per l’intera gamma di prodotti di una farmacia rientri nell’ambito di applicazione della Direttiva sui medicinali;
  • Se sia conforme alla Direttiva sui medicinali una disposizione nazionale che:
    • vieta a una farmacia per corrispondenza, stabilita in un altro Stato membro, di promuovere l’intera gamma di medicinali soggetti a prescrizione, tramite omaggi in denaro o sconti percentuali su acquisti futuri di altri prodotti;
    • consente a una farmacia per corrispondenza, stabilita in un altro Stato membro, di promuovere l’intera gamma di medicinali soggetti a prescrizione, mediante sconti e pagamenti diretti.

Le considerazioni della CGUE

La CGUE ha stabilito che:

  1. la Direttiva sui medicinali non si applica alle campagne pubblicitarie per l’acquisto di medicinali soggetti a prescrizione che offrono sconti o premi in denaro, poiché queste pratiche influenzano solo la scelta della farmacia e non il consumo del medicinale, la cui prescrizione è di competenza esclusiva del medico;
  2. al contrario, rientrano nella nozione di “pubblicità dei medicinali” le azioni promozionali che includono buoni utilizzabili per l’acquisto di medicinali non soggetti a prescrizione.

Inoltre, la CGUE ha affermato che gli Stati membri possono vietare promozioni in cui l’importo del premio non è noto in anticipo per evitare che i consumatori sopravvalutino il valore del premio.

La CGUE ha anche ribadito che la pubblicità dei medicinali deve promuovere un uso razionale, senza esagerare le proprietà dei prodotti e prevenire l’uso eccessivo, soprattutto per i medicinali non soggetti a prescrizione. Pertanto, le normative nazionali che vietano promozioni mediante premi o sconti per l’acquisto di medicinali non soggetti a prescrizione sono legittime, in quanto mirano a tutelare la salute pubblica.

In conclusione, la sentenza della CGUE offre una guida fondamentale per la regolamentazione della pubblicità dei medicinali nei diversi Stati membri, poiché sottolinea l’importanza di bilanciare la libertà commerciale con la tutela della salute pubblica, fornendo orientamenti essenziali per la gestione delle pratiche promozionali nel settore dei medicinali nell’UE.

Su un argomento simile può essere d’interesse l’articolo: “L’utilizzo di celebrità e influencer nella pubblicità dei medicinali

Autori: Nicola Landolfi e Nadia Feola

(Visited 22 times, 22 visits today)
Close Search Window