by

Lo scorso 3 luglio la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica in vista della prima revisione del Digital Markets Act (“DMA“), prevista entro il 3 maggio 2026.

L’obiettivo della consultazione è quello di raccogliere feedback e dati dai partecipanti per verificare l’efficacia del DMA nel conseguimento dei suoi obiettivi volti a garantire mercati digitali contendibili ed equi. La Commissione desidera in particolare raccogliere riscontri in merito alla capacità del DMA di far fronte alle sfide emergenti, come quelle poste dall’introduzione di servizi basati sull’IA. La Commissione utilizzerà i commenti ricevuti nel contesto della consultazione pubblica per preparare una relazione che valuti l’impatto e l’efficacia del DMA e determini se siano necessarie misure di modifica e/o integrazione dell’apparato normativo posto dal DMA.

La relazione risultante all’esito della consultazione pubblica sarà presentata al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo.

La consultazione pubblica si pone in linea di continuità con i precedenti interventi della Commissione che, già nel 2023 e nel 2024, aveva avviato consultazioni pubbliche al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi posti dal DMA.

I soggetti cui si rivolge la consultazione pubblica sono principalmente gli utenti professionali (soprattutto PMI), gli utenti finali dei servizi digitali rientranti nel campo di applicazione del DMA e le associazioni che rappresentano gli utenti.

Nell’ambito della consultazione pubblica la Commissione si propone di valutare in particolare quattro profili principali:

  1. se gli obiettivi del DMA siano stati raggiunti;
  2. l’impatto del DMA sugli utenti professionali, in particolare le PMI, e sugli utenti finali
  3. se l’obbligo di interoperabilità – ossia l’obbligo previsto dall’art. 7 del DMA che impone ai gatekeepers che forniscono servizi di comunicazione interpersonale indipendenti dal numero, di rendere le funzionalità di base dei propri servizi interoperabili con i servizi di un altro fornitore che offre o intende offrire tali servizi nell’Unione – possa essere esteso anche ai servizi di social networking online;
  4. se sia necessario modificare le disposizioni pose dal DMA con particolare riferimento agli obblighi in capo ai gatekeepers.

Di seguito alcune delle domande poste nell’ambito della consultazione pubblica, alle quali i partecipanti sono chiamati a rispondere:

  • in relazione ai servizi di piattaforma di base (cd. core platform services), se i partecipanti hanno “commenti o osservazioni in merito all’attuale elenco dei servizi di piattaforma di base“;
  • se vi sono “commenti o osservazioni sul processo di designazione [dei gatekeepers] (ad es., con riferimento ai criteri quantitativi e qualitativi applicabili, e alle confutazioni) come delineato dal DMA, ivi incluse le soglie rilevanti“;
  • se vi sono “commenti o osservazioni sull’attuale elenco di obblighi (segnatamente, articoli da 5 a 7, 11, 14 e 15 del DMA) che i gatekeepers devono osservare“;
  • se i partecipanti hanno “commenti o osservazioni sugli strumenti a disposizione della Commissione garantire l’applicazione del DMA“, per esempio per quanto riguarda l’adeguatezza e l’efficienza degli stessi;
  • se vi sono “commenti o osservazioni riguardo al quadro procedurale previsto dal DMA (ad esempio, protezione delle informazioni riservate, procedura di accesso agli atti)“.

I soggetti interessati a partecipare alla consultazione pubblica dovranno trasmettere i loro contributi entro il 24 settembre 2025.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “L’AGCM ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di regolamento sulle forme di collaborazione e cooperazione previste per l’attuazione del Digital Markets Act”.

Autori: Massimo D’Andrea, Flaminia Perna e Arianna Porretti

(Visited 1 times, 1 visits today)
Close Search Window