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Il 3 ottobre scorso il BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) ha avviato una consultazione pubblica avente ad oggetto la bozza di Report relativo all’evoluzione delle reti 5G private e pubbliche in Europa (“Draft BEREC Report on the evolution of the private and public 5G networks in Europe“).

Il Report delinea la visione preliminare del BEREC in merito allo stato dell’arte, alle esigenze e alle questioni regolamentari concernenti lo sviluppo di reti 5G private e pubbliche per quanto di competenza delle autorità nazionali di regolamentazione. Come si legge nel Report, il BEREC lo ha elaborato anche tenendo in considerazione le risposte fornite dalle autorità nazionali competenti in materia di comunicazioni elettroniche ad alcuni questionari loro sottoposti, dalle quali è in particolare emerso che ad oggi sono ancora pochi gli Stati membri che hanno adottato normative ad hoc in materia di reti 5G private.

Il Report oggetto di consultazione è suddiviso in cinque capitoli, che trattano i seguenti temi:

  • anzitutto il Report riporta alcune considerazioni di carattere generale ed espone i motivi per cui, ad avviso del BEREC, è necessario analizzare l’evoluzione delle reti 5G private e pubbliche, quali l’evidente esigenza di un’armonizzazione a livello europeo della regolamentazione applicabile alle reti 5G, alla luce della frammentazione negli approcci normativi da parte dei vari Paesi europei;
  • la bozza di Report chiarisce poi le definizioni di “reti private” (private networks), “reti mobili private” (private mobile networks) e “reti non pubbliche” (non-public networks) che il BEREC intende utilizzare ai fini del Report stesso e illustra l’architettura tecnica delle reti, lo stato della regolamentazione dello spettro radio utilizzato dalle reti private nei vari Paesi europei, facendo riferimento anche alle bande di frequenze dello spettro radio sulle quali vengono operate le reti mobili private;
  • il Report dedica il terzo capitolo al tema delle risorse di numerazione – in merito al quale vengono poste ai partecipanti della consultazione pubblica specifiche domande – trattando, in particolare, le modalità di gestione di tali risorse, le difficoltà riscontrate e le misure adottate dagli Stati per garantire risorse di numerazione univoche per le reti mobili private ed evitare interferenze con altre reti;
  • è poi analizzato il tema riguardante i fattori trainanti l’implementazione delle reti private, in riferimento al quale i partecipanti alla consultazione pubblica sono invitati a rispondere a specifiche domande. Il Report riporta in proposito alcuni case studies, chiarendo che il BEREC ritiene necessario analizzare i motivi sottostanti l’implementazione delle reti mobili private, individuati, tra gli altri, nei vantaggi che i servizi 5G offrono da un punto di vista tecnologico in termini di performance e nella necessità di digitalizzazione delle imprese.
  • l’ultimo capitolo del Report riporta le conclusioni del BEREC alla luce dell’analisi svolta nei capitoli precedenti. Il BEREC ritiene fondamentale un’analisi in merito allo sviluppo delle reti 5G private anche alla luce della constatazione che i Paesi europei hanno adottato approcci diversi tra loro, in particolare nell’assegnazione di risorse di numerazione e di risorse spettrali per tali reti.

L’obiettivo del BEREC, all’esito della consultazione pubblica, è quello di elaborare un report finale destinato alle autorità nazionali di regolamentazione che illustri i seguenti temi: (i) l’estensione di utilizzo delle reti 5G pubbliche e private in Europa; (ii) i profili riguardanti le numerazioni che siano di interesse per le reti 5G private nonché il tipo di risorse di numerazioni di cui queste reti potrebbero avere necessità e di cui potrebbero fare richiesta; (iii) i motivi sottostanti l’implementazione delle reti 5G private; (iv) l’evoluzione delle reti 5G private; (v) i rapporti tra le reti 5G private e pubbliche.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Consultazioni pubbliche del BEREC in tema di interconnessione IP, roaming machine-to-machine e regime di autorizzazione generale”.

Autori: Massimo D’Andrea, Flaminia Perna e Matilde Losa

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