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Il 14 gennaio 2025 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge (di seguito, “DDL”) sulle piccole e medie imprese, il cui capo IV, intitolato “lotta alle false recensioni”, disciplina la materia delle recensioni online in determinati settori ritenuti particolarmente colpiti dal fenomeno.

In particolare, il DDL mira ad arginare il fenomeno delle false recensioni online nel settore della ristorazione e delle attrazioni turistiche, imponendo – inter alia – misure volte a verificare che chi pubblica una recensione abbia effettivamente usufruito del prodotto o servizio recensito e imponendo limiti temporali per la pubblicazione delle recensioni.

L’ambito di applicazione delle misure

Come anticipato sopra, il DDL ha un campo di applicazione ristretto alle sole recensioni relative a prodotti, prestazioni e servizi offerti da:

  • Imprese della ristorazione situate in Italia;
  • Strutture del settore turistico (e.g. strutture di tipo ricettivo e termale) situate in Italia;

nonchè relative a qualunque forma di attrazione turistica offerta sul territorio italiano.

Nel complesso, l’ambito di applicazione risulta dunque significativamente ristretto, non risultando le misure previste dal DDL applicabili a recensioni attinenti a prodotti o servizi diversi da quelli di cui sopra.

Le principali misure introdotte dal DDL

Il DDL introduce diverse misure volte a verificare la genuinità e veridicità delle recensioni ricevute.

In particolare:

  • Il consumatore che intende pubblicare la recensione deve dimostrare la propria identità e l’effettivo utilizzo dei servizi o prestazioni che intende recensire.
  • La recensione deve essere pubblicata entro 15 giorni dalla data di utilizzo del prodotto o di fruizione del servizio;
  • La recensione deve essere sufficientemente dettagliata e pertinente rispetto alla tipologia del prodotto utilizzato o alle caratteristiche della struttura che lo offre.

Inoltre, è previsto il diritto del legale rappresentante della struttura recensita di replicare e di ottenere la cancellazione delle recensioni che lo riguardino qualora:

  • L’autore della recensione non abbia usufruito del bene o servizio recensito;
  • Le recensioni siano ingannevoli o non veritiere o eccessive;
  • Le recensioni non siano più attuali, in virtù:
  • Del decorso di un periodo di due anni dalla data di fruizione del servizio; o
  • Della adozione, successivamente alla recensione, di misure idonee a modificare o superare i problemi segnalati nella recensione.

Infine, il DDL prevede il divieto – sanzionato penalmente – di acquistare e cedere a qualunque titolo, anche tra imprenditori e intermediari, recensioni, apprezzamenti o interazioni, indipendentemente dalla loro successiva diffusione. Ciò implica che una recensione possa essere pubblicata solo sulla piattaforma in cui è stata originariamente caricata, senza possibilità di riutilizzarla su altri siti tramite scambio o trasferimento.

Le implicazioni per gli hosting provider

Sebbene il DDL abbia quale finalità principale la tutela delle PMI dalle false recensioni online astrattamente idonee a cagionare loro un danno economico, il DDL – laddove venisse approvato – potrebbe avere un impatto significativo anche nei confronti degli hosting provider che permettono agli utenti di caricare recensioni. In particolare, il DDL prevede che:

  • L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCOM) debba adottare un regolamento per disciplinare i codici di condotta da parte degli intermediari e dei soggetti attivi nella diffusione di recensioni Tali codici di condotta dovrebbero individuare misure finalizzare a ridurre efficacemente il numero di false recensioni, idonee a, inter alia:
  • verificare l’identità del recensore;
  • garantire che la recensione provenga da consumatori che hanno effettivamente usufruito del servizio o utilizzato il prodotto;
  • assicurare che le recensioni siano sufficientemente dettagliate e pertinenti;
  • disciplinare la procedura di rimozione delle recensioni non conformi;
  • L’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) debba adottare apposite linee guida che orientino le imprese nell’adozione di accorgimenti idonei ad assicurare la genuinità delle recensioni, nonchè stabilire la procedura di vigilanza concernente il monitoraggio e la valutazione periodica di conformità.

Il DDL prevede dunque un ruolo attivo degli hosting provider nella prevenzione e gestione delle false recensioni. Ad esempio, potrebbe essere richiesto di introdurre sistemi per accertare l’identità dei consumatori, come l’invio di un documento di riconoscimento, o di verificare l’effettivo utilizzo del prodotto o servizio recensito tramite la presentazione di una prova d’acquisto, come una ricevuta o una conferma di prenotazione. Un altro aspetto rilevante riguarda la gestione delle richieste di rimozione. Se il DDL confermasse il diritto dei titolari delle strutture recensite di ottenere la cancellazione di recensioni ritenute ingannevoli o non più attuali, le piattaforme potrebbero trovarsi nella necessità di valutare e processare un numero elevato di richieste, stabilendo criteri chiari per distinguere le segnalazioni legittime da quelle infondate.

Tale normativa costituisce dunque un tassello ulteriore nel ruolo sempre più centrale svolto dagli hosting provider che potrebbero ritrovarsi costretti a implementare robuste misure per verificare le recensioni online e dar seguito a eventuali richieste di rimozione. Per valutare la concreta portata di tali obblighi, è però fondamentale attendere l’evoluzione del DDL e l’eventuale adozione dei codici di condotta e delle linee guida sopra menzionate.

Conclusioni

Nel complesso, il DDL introduce strumenti volti a migliorare l’affidabilità delle recensioni online, contrastando fenomeni distorsivi che possono danneggiare la reputazione delle imprese. Tuttavia, alcune misure, come il limite di 15 giorni per pubblicare una recensione, potrebbero risultare eccessivamente restrittive per i consumatori. Inoltre, il potenziale impatto sugli hosting provider solleva interrogativi su come le piattaforme dovranno adeguarsi ai nuovi obblighi di verifica e moderazione. Resta dunque fondamentale monitorare l’evoluzione del DDL e i successivi interventi delle Autorità competenti, per comprendere appieno gli effetti che la normativa potrebbe avere sull’ecosistema digitale.

Su un argomento simile può essere d’interesse l’articolo ” Sanzione dell’AGCM per pratiche commerciali scorrette relative a false recensioni online

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