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Nel mese di luglio 2022, Google Ireland Limited (“Google“) è stata oggetto di una sanzione di 750.000 euro dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sanzione è stata emessa per la presunta violazione dell’articolo 9, comma 1, del Decreto-Legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito nella Legge 9 agosto 2018, n. 96, (“Decreto Dignità”) relativo al divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. 

Tuttavia, una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha ribaltato questa decisione, assolvendo Google dalla sanzione e sollevando importanti questioni sulle responsabilità degli operatori online.

In dettaglio, Google è stata sanzionata per aver consentito la promozione di siti web di gioco d’azzardo che offrono vincite in denaro attraverso video caricati sulla piattaforma YouTube, gestita da Google stessa. L’argomento principale dietro la sanzione era che Google, in quanto fornitore della piattaforma, aveva consentito la diffusione di pubblicità vietata ai sensi del Decreto Dignità italiano.

Tuttavia, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha emesso una sentenza che è destinata a influenzare futuri casi simili. Il TAR ha basato la sua decisione su principi generali applicabili agli operatori che forniscono “servizi della società dell’informazione”, tra cui l’hosting di contenuti generati dagli utenti.

Secondo la legge italiana ed europea, un operatore che offre servizi di hosting non è responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta di un utente, a condizione che non sia effettivamente a conoscenza che l’attività o l’informazione sia illecita e che agisca prontamente per rimuoverle una volta informato dell’illiceità. In altre parole, l’operatore di hosting non è considerato responsabile per i contenuti caricati dagli utenti a meno che non agisca in modo attivo per promuoverli o diffonderli.

Nel caso di Google e della piattaforma Youtube da lui gestuta, il tribunale ha concluso che la società aveva agito in modo coerente con queste disposizioni. Nonostante la presenza di video promozionali di gioco d’azzardo su YouTube, Google aveva rapidamente rimosso i video contestati una volta informato dall’Autorità. Di conseguenza, il tribunale ha ritenuto che Google non avesse svolto un ruolo attivo nella promozione dei contenuti vietati.

Questa sentenza ha importanti implicazioni per le piattaforme online e i fornitori di servizi simili. Rafforza la protezione degli operatori di hosting da responsabilità automatica per i contenuti caricati dagli utenti, a meno che non partecipino attivamente alla promozione di contenuti illeciti. Inoltre, sottolinea l’importanza della celerità nella rimozione di contenuti illeciti una volta che un operatore di hosting ne è a conoscenza. La decisione rafforza quindi la protezione degli operatori di hosting e sottolinea l’importanza della tempestiva rimozione dei contenuti illeciti.

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