Il 26 gennaio 2022, l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale del Ministero della Cultura (di seguito “Digital Library”) ha pubblicato sulla piattaforma di Invitalia e sul sito Istituzionale della Digital Library l’Avviso di consultazione preliminare di mercato per l’acquisizione di servizi per la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano.
Con tale pubblicazione è stato dato avvio ad una consultazione preliminare finalizzata ad acquisire una conoscenza approfondita del mercato di riferimento dei servizi di digitalizzazione in vista delle future gare d’appalto di servizi che la Digital Library svolgerà in relazione al progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale.
L’Avviso segna quindi l’inizio del programma di investimento di 200 milioni di euro previsto dal PNRR Cultura 4.0, parte del più ampio investimento del valore di 500 milioni di euro finalizzato a sostenere la creazione di un patrimonio digitale della cultura, allo scopo di conseguire i seguenti target: (i) la produzione, entro il 31 dicembre 2025, di almeno 65 milioni di nuove risorge digitali, tra cui libri e manoscritti, documenti e fotografie, opere d’arte e artefatti storici e archeologici, monumenti e siti archeologici, materiali audiovisivi; e (ii) la produzione, entro giugno 2026, di ulteriori 10 milioni di nuove risorse digitali (per un totale di 75 milioni di risorse digitali pubblicate).
La Digital Library ha sottolineato che tale piano di digitalizzazione, da realizzare insieme alle Regioni, dovrà portare alla creazione di un ecosistema digitale della cultura, basato su un insieme coordinato e interdipendente di infrastrutture e piattaforme per la creazione e gestione di servizi di produzione, raccolta, conservazione, distribuzione e fruizione di risorse culturali digitali.
Le procedure di gara avranno ad oggetto l’affidamento di servizi quali la preparazione, movimentazione e descrizione/catalogazione dei beni. Saranno compresi anche servizi di acquisizione, classificazione e digitalizzazione di vari beni culturali, tra cui libri, i manoscritti, sculture e materiali audiovisivi. Per determinate categorie di beni, saranno inoltre previste alcune specifiche tecniche, ad esempio la qualità della fotografia digitale che deve essere ad alta risoluzione o la scansione di documenti e immagini bidimensionali tramite scanner specifici. L’affidamento riguarderà inoltre i servizi di normalizzazione, aggiornamento e adeguamento della risorse digitali già in possesso delle istituzioni culturali, oltre che i servizi di metadatazione dei contenuti digitali, che consistono nell’ordinare i database e i collegamenti tra le varie tipologie di dati a disposizione. Infine, le imprese aggiudicatarie si occuperanno anche di servizi di elaborazione e di post-produzione dei nuovi contenuti digitali raccolti.
È stato precisato che le risorse digitali raccolte dovranno essere elaborate in modo da essere consegnate alla Digital Library in un formato leggibile, che non necessiti di ulteriore elaborazione da parte dell’Istituto. Inoltre, dovrà essere consegnata duplice copia di tutte le risorse create: una copia nel formato originale di acquisizione, un’altra nel formato post-prodotto, più leggero e contenuto in termini di dimensioni.
Per accedere alle procedure di gara gli operatori economici dovranno rispondere a un questionario che si compone di 20 sezioni. Visto il carattere specifico delle attività da svolgere, accanto alla richiesta di indicazione di alcune informazioni riguardanti le società e delle modalità di partecipazione singola o associata, sono stati inseriti quesiti inerenti alle categorie di beni da digitalizzare, quali materiale cartaceo, fotografie, oggetti museali, materiali audio e video, siti monumenti e ambienti (3D). Per ciascuna tipologia di beni verrà richiesto il posizionamento dell’azienda rispetto alla fornitura di servizi di digitalizzazione del patrimonio culturale, una stima della capacità produttiva tipica giornaliera, e le certificazioni, le esperienze e le competenze di cui è in possesso il personale.
Le gare d’appalto verranno pubblicate alle ore 14 del 21 febbraio, alla scadenza del termine per la presentazione della manifestazione di interesse da parte degli operatori intenzionati a partecipare alla consultazione. Alle imprese aggiudicatarie sarà affidato, anche congiuntamente, lo svolgimento dei servizi di digitalizzazione, aventi una durata di circa tre anni, da marzo 2023 a giugno 2026, termine previsto per il completamento del progetto di digitalizzazione del patrimonio. Tale progetto sarà realizzato seguendo anche le linee guida dettagliate all’interno del Piano Nazionale di Digitalizzazione, la cui redazione definitiva è prevista entro giugno 2022.
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