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A seguito della conclusione delle consultazioni sui “cripto-assets” e sulla “operational resilience” del sistema finanziario europeo, la Commissione UE è ora alla ricerca dei contributi del mondo degli operatori finanziari con riferimento alla proposta di implementazione di una strategia comunitaria in tema di finanza digitale (Digital Finance Strategy) e di pagamenti al dettaglio (Retail Payments Strategy).

Nell’ambito della Digital Finance Strategy, la Commissione ha individuato i quattro pilastri alla base del Fintech Action Plan dei prossimi cinque anni. In primo luogo, garantire che il quadro normativo sia adatto all’era digitale assicurando sia la neutralità tecnologica delle norme, al fine di favorire l’innovazione, che la regolamentazione di tutti gli operatori del mercato, compresi i big-tech e le compagnie fintech. In secondo luogo, capitalizzare sulle opportunità offerte dal mercato unico riducendone la frammentazione in favore di imprese e consumatori. Promuovere un settore finanziario regolamentato e basato sull’utilizzo dei dati tramite l’adozione di cross-sector (e.g.; GDPR) e specific-sector (e.g.; open banking) data regulations, e, infine, migliorare la resilienza operativa del sistema finanziario digitale dell’UE.

La finalità invece della Retail Payments Strategy è di garantire che le politiche europee in materia di pagamenti vengano adottate in maniera tale da rafforzare l’influenza ed autonomia economica dell’Unione, riducendo contestualmente la dipendenza del sistema europeo dai circuiti internazionali di carte di pagamento, dagli emittenti di stablecoins e in generale dalle big del settore finanziario e tech. In particolare, la Commissione mira a (i) sviluppare soluzioni di pagamento paneuropeo che facilitino i trasferimenti istantanei e favoriscano la nascita di identità digitale uniche; ¬(ii) realizzare un mercato dei pagamenti al dettaglio innovativo e competitivo; (iii) garantire un accesso ai sistemi di pagamento al dettaglio sicuro, efficiente ed interoperabile, sia per i prestatori di servizi di pagamento bancari che non; e in ultimo (iv) migliorare il funzionamento dei sistemi di pagamento transfrontalieri, comprese le rimesse, riducendo i costi anche al fine di rafforzare la moneta unica a livello internazionale.

Le consultazioni verranno chiuse il 26 giugno 2020.

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