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La Commissione europea ha autorizzato l’immissione in commercio condizionata del farmaco remdesivir che è il primo farmaco atto a contrastare il Covid-19 autorizzato nel territorio dell’Unione europea.

A pochi giorni dall’approvazione del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia del farmaco europea (EMA), è arrivato il parere positivo della Commissione europea per l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata di Veklury (remdesivir), farmaco antivirale nato per combattere l’ebola, per il trattamento del Covid-19. In particolare, questo tipo di autorizzazione viene concessa a un medicinale quando il beneficio per la salute pubblica è immediato e supera il rischio legato al fatto che non tutti i dati sono ancora disponibili.

Remdesivir è il primo farmaco atto a contrastare il virus autorizzato nel territorio dell’Unione europea e, per il momento, potrà essere utilizzato solamente per il trattamento di pazienti con più di 12 anni in stadio avanzato di Covid-19 con polmonite, che richiedono ossigeno supplementare. Tenendo conto dei dati disponibili, infatti, l’EMA ha ritenuto che l’equilibrio tra benefici e rischi si sia dimostrato positivo, per il momento, solo nei pazienti con malattia grave. La valutazione del remdesivir era stata avviata a inizio maggio 2020, quando il farmaco veniva già utilizzato in via sperimentale in molti paesi, inclusa l’Italia, ed è avvenuta in un periodo di tempo particolarmente breve, grazie alla procedura di revisione a rotazione, un approccio utilizzato dall’EMA durante le emergenze sanitarie pubbliche per valutare i dati su base continuativa, ossia mano a mano che diventano disponibili.

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