La registrazione delle innovazioni e delle creazioni premia le aziende che investono in diritti di proprietà intellettuale generando un vantaggio competitivo. L’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) e l’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) hanno pubblicato i risultati di un nuovo studio avente ad oggetto l’impatto della tutela dei diritti di proprietà intellettuale (diritti IP) nelle aziende dell’Unione Europea. Lo scopo era quello di dimostrare, attraverso un confronto tra le performance economiche delle aziende che possiedono diritti IP e quelle che non ne possiedono, che investire nell’innovazione e nella tutela di detti diritti IP sia più redditizio.
Nonostante lo studio non abbia preso in considerazione i diritti d’autore – spesso non registrati e pertanto più difficili da analizzare – esso evidenzia una generale scarsa attenzione delle aziende verso questo tema, specialmente in riferimento alle piccole-medie imprese (PMI), il solo 9% delle quali possiede diritti IP.
In particolare, la performance economica delle aziende ai fini di questa analisi è stata valutata sulla base del “reddito per dipendente” (revenue per employee). A riguardo, è emerso che coloro che possiedono diritti IP hanno un reddito per dipendente superiore del 55% rispetto agli altri. Nel caso delle PMI, la differenza di reddito per dipendente è addirittura del +68%.
Secondo le informazioni raccolte, le PMI evitano di registrare le loro invenzioni, marchi, disegni e modelli principalmente per mancanza di comprensione dei diritti IP e per paura di dover spendere grandi somme di denaro per proteggere le loro innovazioni. Tuttavia, si dimostra che investire nell’innovazione e successivamente nella protezione e registrazione di tali diritti risulti in realtà una strategia vincente per le aziende già nel breve periodo.
Questo vale anche alla luce del contesto odierno dovuto alla pandemia di COVID-19. Infatti, la chiusura degli stabilimenti commerciali da essa derivante ha favorito la transizione al digitale delle aziende per poter venire in contro alle esigenze dei consumatori. Esse hanno adeguato rapidamente i loro affari, cosa che ha portato ad un aumento degli investimenti nell’innovazione e nella creazione di soluzioni tecnologiche.
Risulta dunque necessario tutelare queste scelte per massimizzare il profitto: ogni volta che viene sviluppata una nuova soluzione, viene creato un nuovo design o marchio, le aziende devono fare un passo indietro e valutare se queste invenzioni/creazioni possono essere protette ai sensi della normativa sulla proprietà intellettuale, così da assicurarsi che il loro investimento non venga immediatamente sfruttato dalla concorrenza e di garantirsi un vantaggio competitivo.
Su un simile argomento, può essere interessante: “Un action plan della Commissione europea sulla proprietà intellettuale”.