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Digital Sovereignty: la Commissione europea ha avviato due nuove alleanze industriali: l’Alleanza per le tecnologie dei Processori e dei Semiconduttori e l’Alleanza per i Dati Industriali, Edge e Cloud.

Digital Sovereignty: la Commissione europea ha avviato due nuove alleanze industriali: l’Alleanza per le tecnologie dei Processori e dei Semiconduttori e l’Alleanza per i Dati Industriali, Edge e Cloud.

L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo tanto della prossima generazione di microchip – elemento sempre più indispensabile all’interno dei dispositivi elettronici che usiamo tutti i giorni, come cellulari e passaporti – come di quella delle capacità cloud ed edge per il settore pubblico e privato, gettando le basi per un rafforzamento delle infrastrutture, prodotti e i servizi digitali all’interno dell’Unione Europea.

Le Alleanze – che riuniranno, inter alia, imprese, università, organizzazioni di ricerca, così come singoli utenti e rappresentanti degli Stati membri – definiranno “ambiziose tabelle di marcia tecnologiche”, come affermato dal commissario per il mercato interno Thierry Breton, il quale assicura che mireranno allo “sviluppo di cloud industriali europei efficienti dal punto di vista energetico e altamente sicuri, non soggetti a controllo o accesso da parte di autorità di paesi terzi“. È proprio quello della sicurezza, infatti, uno dei temi principali che emergono quando si parla, tra le altre cose, di chip, che sono alla base di una grande varietà di attività economiche in quanto determinanti per i relativi livelli di efficienza energetica e sicurezza.

Nello specifico, l’Alleanza per le tecnologie dei Processori e dei Semiconduttori rivestirà un ruolo, dunque, fondamentale per il rafforzamento delle capacità nello sviluppo di processori e chip quali elementi imprescindibili per il futuro delle economie più avanzate di oggi, puntando ad una riduzione delle dipendenze strategiche complessive dell’Unione Europea in materia e, al contempo, a un aumento della sua quota di produzione globale di semiconduttori al 20% entro il 2030. I tipi più avanzati di semiconduttori, infatti, sono più performanti e in grado di ridurre considerevolmente l’energia usata.

Delle stesse considerazioni in termini di sicurezza e risparmio energetico verrà tenuto conto anche dall’Alleanza per i Dati Industriali, Edge e Cloud, volta a favorire l’emergere di tecnologie cloud ed edge dirompenti, altamente sicure ed energeticamente efficienti, di modo tale da promuovere anche la fiducia degli utenti.

Come riportato dall’Unione Europea stessa, “il volume dei dati generati sta aumentando notevolmente e si prevede che una parte significativa degli stessi venga elaborata […] più vicino agli utenti e dove i dati vengono generati. Questo cambiamento rappresenta una grande opportunità per l’UE per rafforzare le proprie capacità di cloud ed edge, e quindi la sua sovranità tecnologica. Richiederà lo sviluppo e il dispiegamento di tecnologie di elaborazione dei dati fondamentalmente nuove, che comprendano l’edge, allontanandosi da modelli di infrastrutture di elaborazione dei dati completamente centralizzati”.

Il lavoro dell’Alleanza sarà improntato sui principi, tra gli altri, di:

  • interoperabilità e portabilità/reversibilità, apertura e trasparenza;
  • protezione dei dati;
  • sicurezza informatica;
  • sovranità dei dati;
  • conformità alle migliori pratiche europee in materia di cloud, anche attraverso l’adesione a standard, codici di condotta e schemi di certificazione pertinenti.

L’adesione alle Alleanze, subordinata al rispetto di criteri di ammissibilità, considerata la rilevanza strategica delle attività nei rispettivi settori – tra cui, ad esempio, criteri di sicurezza, protezione della proprietà intellettuale e dei dati, accesso ai dati – verrà valutata previamente dalla Commissione europea.

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