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Per sostenere e promuovere la lotta alla contraffazione, Google ha deciso di offrire ai propri utenti di segnalare, tramite un  apposito modulo online, siti con contenuti contraffatti richiedendo la rimozione di link agli stessi.

Tale meccanismo è già in funzione ma, limitatamente alle segnalazioni riguardati risultati di ricerche collegate ad inserzioni a pagamento (quali ad esempio Google Ads); ora il noto motore di ricerca ha deciso di estendere il servizio anche ai risultati non a pagamento, ricorrendo sempre alla procedura cd. notice and take-down, ampiamente utilizzata in relazione alla violazione del copyright, nonchè per altri contenuti illegali.

Nello specifico, la procedura in questione prevede la possibilità di selezionare il prodotto Google (a titolo esemplificativo si possono considerare Ricerca Google, Google Play, YouTube, Drive e Documenti) che si ritiene violi la proprietà intellettuale (marchi e copyright) o altre questioni legali e, successivamente, di indicare la problematica oggetto della segnalazione.

A seconda delle proprie esigenze, sarà possibile scegliere tra la diversa gamma di soluzioni offerte dal servizio, quali ad esempio la violazione di copyright o la vendita e/o promozione di prodotti contraffatti. Allo stesso modo, qualora si ritenesse che il proprio sito sia stato rimosso non correttamente, poiché non vi è presente alcuna violazione, sarà possibile proseguire con la cd. “counterfeit: sale of counterfeit goods”; nella procedura di compilazione della contronotifica occorrerà fornire ulteriori informazioni specifiche circa la natura della violazione.

Di conseguenza, il processo guidato offrirà servizi e soluzioni differenti a seconda della diversa richiesta dell’utente (rimozione di un sito web ovvero ripristino di una pagina web) e, una volta inserite le informazioni richieste, Google procederà ad accertare nel merito la “veridicità” delle richieste al fine di individuare la soluzione più pertinente ivi compresa la rimozione dei link quale misura contro forme di contraffazione.

Ad ogni modo, è bene sottolineare che, nonostante Google offra la possibilità di rimuovere una pagina web o un’immagine dai propri risultati di ricerca, questo non garantisce in alcun modo la rimozione degli stessi da eventuali ulteriori siti su cui essi sono ospitati.

L’assenza di Google Ads tra i servizi richiamati si giustifica poiché in questo caso è previsto un modulo specifico per la segnalazione, consultabile al seguente link.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Il Consiglio dell’UE definisce le policy per il futuro della proprietà intellettuale”.

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