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Il 21 marzo scorso Infratel ha pubblicato i due Bandi relativi al Piano “Italia 5G” in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR”).

Il 21 marzo scorso Infratel ha pubblicato i due Bandi relativi al Piano “Italia 5G”, previsto nell’ambito della “Strategia italiana per la Banda Ultra Larga – Verso la Gigabit Society”, approvata il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (“CiTD”), in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR”).

In particolare, il Piano Italia 5G persegue l’obiettivo di incentivare la diffusione di reti mobili in tecnologia 5G che siano in grado di garantire una velocità di connessione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink nelle cosiddette aree a fallimento di mercato, ossia quelle aree del territorio italiano nelle quali non è presente, né lo sarà nei prossimi cinque anni, alcuna rete idonea a fornire connettività a 30 Mbit/s in tipiche condizioni di punta del traffico.

In particolare, al fine del perseguimento di tale obiettivo, i Bandi prevedono la concessione di contributi pubblici per l’implementazione di Progetti di Investimento aventi ad oggetto, rispettivamente, (i) la realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili con velocità di trasmissione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, e (ii) la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili in backhaul.

Il primo Bando prevede la concessione di fondi pubblici a favore dei soggetti aggiudicatari per un valore complessivo di circa 974 milioni di euro; i fondi pubblici concessi ai beneficiari con il secondo Bando sono complessivamente pari a circa 949 milioni di euro. Tali contributi potranno essere concessi nella misura massima del 90% delle spese ammissibili per la realizzazione dei Progetti.

I Bandi stabiliscono che la realizzazione delle infrastrutture oggetto di finanziamento pubblico dovrà concludersi entro il 30 giugno 2026. I soggetti beneficiari dei fondi pubblici dovranno garantire l’accesso wholesale alle infrastrutture finanziate in conformità alle condizioni stabilite dall’AGCom.

Per poter partecipare alle gare indette con i Bandi è necessario – tra gli altri requisiti – essere un operatore di reti e/o servizi di comunicazione elettronica autorizzato ai sensi del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, stabilito in Italia o in un altro Paese Membro dell’Unione europea.

In estrema sintesi, i criteri che saranno seguiti ai fini della valutazione dei Progetti di Investimento consistono in (i) elementi di natura tecnica, inerenti alle caratteristiche delle reti impiegate, alle migliorie proposte, all’organizzazione del Progetto; (ii) elementi concernenti le pari opportunità di genere e generazionali nonché l’inclusione lavorativa di disabili e persone svantaggiate; (iii) criteri di natura strettamente economica.

Gli operatori di comunicazioni elettroniche intenzionati a partecipare ai Bandi potranno presentare le loro offerte entro il 27 aprile 2022.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo: “Approvata la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga “Verso la Gigabit Society””.

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