7 Ottobre 2022• byCarlotta Busani
Pubblicata il 28 settembre la nuova guida dell’International Federation of Pharmaceutical Manufacturers and Associations (IFPMA) e dell’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) per l’uso dei social media e dei canali digitali da parte delle aziende farmaceutiche.
Il sempre maggior utilizzo di social media e piattaforme digitali comporta la rapida diffusione di comunicazioni ad un vasto pubblico internazionale, con una conseguente crescente responsabilità delle aziende farmaceutiche. La guida si propone quindi di delineare i contenuti adeguati per rivolgere informazioni, tramite canali digitali, al pubblico, agli operatori sanitari, alle strutture sanitarie, alle organizzazioni dei pazienti, nonché ad altre parti interessate.
In particolare, la guida:
- Descrive i principi applicabili alle comunicazioni sui canali digitali, tra cui:
- Non utilizzare i canali digitali per promuovere in modo improprio i medicinali, compreso pubblicizzare farmaci off-label;
- Rispettare la normativa vigente sulla pubblicità al pubblico ed eventualmente introdurre limiti nell’accesso ai canali digitali (ad esempio, solo agli operatori sanitari);
- Condividere contenuti veritieri, non fuorvianti, equilibrati, attuali ed accurati;
- Essere trasparenti riguardo ai materiali e ai contenuti;
- Dichiarare il coinvolgimento dell’azienda;
- Trattare i dati personali in conformità alla normativa vigente.
- Aiuta le aziende ad identificare le responsabilità per i contenuti sui canali digitali e ad adottare opportune procedure, tra cui:
- Misure idonee per valutare e verificare la sicurezza informatica dei canali digitali;
- Procedure per rivedere, monitorare, moderare ed eventualmente cancellare le attività, i contenuti e i materiali sui canali digitali e garantire la conformità alle leggi vigenti;
- Formazione adeguata ai dipendenti in merito ai canali digitali, dal momento che le aziende possono essere ritenute responsabili delle attività dei dipendenti sui social media;
- Procedure per garantire lo svolgimento delle funzioni di farmacovigilanza da parte dei dipendenti.
- Descrive diversi tipi di canali digitali, tra cui siti web, social media, blog, podcast, webinar, canali diretti e forum, e specifica che:
- Occorre mantenere aggiornate le informazioni sui canali digitali ed indicare la data di pubblicazione o di aggiornamento;
- L’uso di parole chiave deve essere appropriato per il pubblico cui è destinato e non fare promozione non consentita al pubblico;
- Occorre rendere trasparente il proprio ruolo quando sponsorizzano contenuti di siti web di terzi o utilizzano i blog;
- I siti web linkati o i blog non possono promuovere al pubblico i farmaci sotto prescrizione nelle giurisdizioni in cui ciò non è consentito;
- Occorre prestare attenzione quando utilizzano piattaforme che limitano o restringono la possibilità di monitorare o accedere ai commenti (ad esempio, messaggi effimeri e app criptate);
- Il contenuto di podcast e webinar deve essere appropriato e i partecipanti devono essere opportunamente selezionati
- Fornisce linee guida specifiche per il coinvolgimento di influencer online e opinion leader digitali, tra cui:
- Ingaggiare influencer richiede un’attenta valutazione;
- Occorre valutare il rischio che i contenuti digitali siano percepiti come una promozione inappropriata;
- Individuare e documentare una motivazione per il coinvolgimento di influencer e opinion leader digitali (sia operatori sanitari che non) per evitare il rischio di influenza indebita su operatori sanitari, pazienti e gruppi vulnerabili;
- La remunerazione deve essere appropriata e ragionevole. Le aziende sono incoraggiate a stabilire una metodologia per il calcolo del fair market value;
- Rendere noti i rapporti con gli influencer (ad esempio, tramite disclaimer) e divulgare qualsiasi trasferimento di valore agli influencer, ove richiesto dalle leggi applicabili;
- Valutare se adottare linee guida o regole che disciplinino i rapporti con gli influencer.
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